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Striscia la notizia massacra Giovanna Botteri. Cosa risponde la corrispondente Rai

Davide Di Santo
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Bufera su Striscia la Notizia dopo il servizio che ha preso di mira la giornalista Rai Giovanna Botteri, corrispondente da Pechino, per l'aspetto e i capelli poco curati. A commentare le immagini delle corrispondenze della Botteri, ovviamente sempre in onda durante l'emergenza coronavirus, è Michelle Hunziker, criticata da molti sui social per via del suo attivismo contro le discriminazioni sulle donne con la onlus Doppia Difesa. Nel servizio del tg satirico di Antonio Ricci andato in onda il 28 aprile si sottolineava che "a ogni collegamento dalla Cina, la corrispondente sfoggiava il medesimo abito nero" ma ultimamente la giornalista aveva i "capelli splendenti". Il servizio insiste sui commenti apparsi sui social che prendevano di mira l'aspetto della corrispondente Rai. "Ad un tratto la sua chioma vaporosa in risposta a tante frecciate", e via di fotomontaggi ironici. Leggi anche: Gasparri si scaglia contro la Botteri: inneggia alla Cina Giovanna Botteri ha affidato la sua replica a una lettera che punta il dito contro "modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere". "Mi piacerebbe che l'intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l'immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi… - scrive la Botteri - Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n'è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l'unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne". Su Twitter la vicenda è balzata al primo posto dei trend topic e sono migliaia i commenti, molti dei quali accusano Striscia di sessismo. Tra i colleghi scesi in campo per la Botteri anche Costanza Crescimbeni, giornalista del Tg1 e Alberto Matano. A difendere la giornalista anche la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, in passato oggetto di critiche e satira per il suo abbigliamento. 

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