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Sessismo a Sanremo, Amadeus nella bufera. La ministra chiede un passo indietro

Davide Di Santo
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Amadeus rispedisce al mittente le accuse di sessismo ma la bufera per come ha scelto e presentato alcune delle co-conduttrici del prossimo Festival di Sanremo è diventata un caso politico. "Mi dispiace che sia stata interpretata malevolmente la mia frase, sono stato frainteso" ha spiegato il direttore artistico che insiste: "Volevo farle un complimento. Lo rifarei". La frase incriminata è quella utilizzata per Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi. Amadeus ha detto di "averla scelta per la bellezza, ma anche per la capacità di stare accanto a un grande uomo, stando un passo indietro". Parole che hanno provocato la reazione indignata di moltissimi utenti dei social. "Quel 'passo indietro' si riferiva alla scelta di Francesca di stare fuori da riflettori che inevitabilmente sono puntati su un campione come Valentino", è la difesa del conduttore. Leggi anche: La Gregoraci svela: io esclusa da Sanremo perché Briatore è di destra La questione è semplice e in un certo qual modo "statistica". Amadeus voleva fare il Sanremo in rosa e, oltre a scegliere solo belle donne o "fidanzate di", nei circa nove minuti impiegati a presentarle ha detto loro più di un "bella", "bellissima" o "sexy" al minuto. A contare i complimenti meramente estetici alle co-conduttrici è l'Adnkronos. Sono undici infatti le volte in cui il Amadeus ha definito le donne che lo aiuteranno nella gestione di Sanremo "bella", "bellissima", "splendida" o "sexy". Il tutto nei soli 9 minuti in cui le ha presentate all'interno di una conferenza stampa durata 36 minuti in cui ha introdotto Francesca Sofia Novello, Diletta Leotta, Emma D'Aquino, Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu, Laura Chimenti, Rula Jebreal, Monica Bellucci, Georgina Rodriguez e Antonella Clerici.  Sui social è già partito l'hashtag #boycottSanremo lanciato dall'economista Imen Boulahrajane che ha scritto un lungo post si Instagram in cui ha accusato, tra l'altro, i responsabili Rai di promuovere una immagine di donna subalterna e progioniera degli stereotipi: "Chiara Ferragni e Rula Jebreal no, ma le fidanzate di Valentino Rossi e Cristiano Ronaldo sì. Sia mai che qualche ragazza che vi guarda con occhi sognatori dalla provincia di Varese pensi che una donna nel 2020 possa fare l'imprenditrice senza passare per Temptation Island o che possa fare la giornalista di successo senza sfoderare il suo davanzale ai quattro venti in prima visione". Tra le reazioni politiche spicca quella della ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Otto e mezzo: "Sanremo? Il prossimo anno facciamo fare ad Amadeus un passo indietro e mettiamo a condurre una donna. Noi donne di passi di lato o di passi indietro non ne facciamo. Io nel mio ministero ho fatto talmente tante nomine femminili che tra un po' mi chiederanno la parità di genere al contrario".

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