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Subsonica vent'anni dopo. Da Coez a Elisa, tutti insieme per "Microchip temporale"

Carlo Antini
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I Subsonica tornano alla carica con "Microchip temporale". Da Coez a Elisa, tutti attorno alla rilettura dei celebri brani di "Microchip emozionale". Per migliaia di adolescenti o poco più "Microchip emozionale" dei Subsonica, uscito nel 1999, segnava un'epoca. Non solo: quel disco ha anche portato un certo tipo di elettronica al grande pubblico in Italia. Ecco perché, 20 anni dopo, la band torinese ha deciso di celebrare l'album e anche di regalargli una seconda vita. Già, perché ai cinque musicisti, cresciuti tra i Murazzi e Casasonica, non si accontentano di festeggiare e omaggiare la loro creatura. Come sempre, vogliono anche innovare e rinnoversi. Ecco allora che il modo migliore era con "Microchip temporale": le quattordici tracce dell'album completamente riviste, rimodernate e, in alcuni casi, addirittura riscritte dalla nuova generazione di musicisti. Artisti che oggi hanno la stessa età che i Sub avevano nel 1999, che "Microchip emozionale" l'hanno ascoltato e riascoltato e che, in qualche modo, ne sono anche stati influenzati nelle loro successive scelte discografiche. «È un viaggio a ritroso nel tempo per guardare da fuori quel che è successo. Abbiamo scelto voci della musica italiana di attualità fra quelle che sentiamo più vicine. Questo progetto ci dà il lusso di guardarci da fuori e vedere cosa abbiamo fatto fino ad oggi», spiega Samuel.  Per approfondire leggi anche: I Subsonica riscrivono la loro storia E così ecco che Nitro presta la voce a "Colpo di pistola", Coma_Cose & Mamakass a "Aurora sogna", Motta a "Tutti i miei sbagli", Lo Stato Sociale a "Liberi tutti", Achille Lauro a "Il mio d.j.", Ensi a "Il cielo su Torino", Fast animals and slow kids a "Albe meccaniche", Myss Keta a Depre e Gemitaiz a "Perfezione". Le "chicche" del disco, però, sono "Sonde", riscritta da Willie Peyote che ha reso il testo ancora più attuale, "Disco labirinto", sulla quale Cosmo si è sbizzarrito anche per l'arrangiamento portandola totalmente nel suo mondo («Se Cosmo non avesse accettato - spiega Max Casacci - avrei avuto dubbi su tutto l'album. Con lui c'è un legame stretto»), e "Strade", trascinata da Coez nel suo mondo funky e nostalgico. Unica eccezione tra tanti artisti della nuova generazione è Elisa, che ha prestato la voce per "Lasciati": «Con lei - racconta Max Casacci - la collaborazione è rimasta sospesa per un sacco di tempo. C'è sempre stata, abbiamo passato insieme tante avventure. Fra l'altro nel panorama di oggi non ci sono tantissime voci femminili, e volevamo riequilibrare».  Per i Subsonica, quindi, questo remake del disco è anche un modo di portare i brani storici della band ai più giovani che non li hanno mai sentiti. Una generazione che, secondo Casacci, non conosce la «rassegnazione, anzi, rivendica un ruolo attivo negli aspetti emergenziali: penso ai ragazzi di Greta, fino ad arrivare a quelli in piazza a Bologna pochi giorni fa. Sono segnali molto netti. Lo sconforto deriva dal fatto che in Italia si fa fatica a lasciare spazio alle nuove generazioni che hanno smarrimento, incertezza, ansie ma anche una reazione che è visibile». Dopo venti anni è impossibile che il pensiero non vada al Festival di Sanremo, dove la band portò proprio una canzone di questo disco, "Tutti i miei sbagli", riuscendo ad avvicinare al proprio suono anche il grande pubblico. Al momento, però, i cinque non pensano ad un ritorno: «Troppa tv in così poco tempo...non so se ce la faccio (scherza Samuel, attualmente sul piccolo schermo come giudice di "X Factor", ndr). Magari Sanremo lo spostiamo un po' in avanti». Della stessa idea Casacci: «In gara no, ma forse se ci ospitassero...È stato comunque un pezzo importante della nostra vita». Intanto, però, i Subsonica porteranno dal vivo "Microchip temporale" (in uscita venerdì 22 novembre) dal 5 marzo nei club. Dove sicuramente arriveranno come ospiti gli artisti che hanno fatto i featuring dell'album. Per festeggiare ancora una volta tutti insieme uno degli album che ha segnato la fine degli anni '90.

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