Arbore-Melato, nuova confessione in tv: "Un amore..."
Il cantautore più conosciuto e amato dal pubblico italiano si racconta per la prima volta a "Verissimo"
“Speriamo non sia una commemorazione” sono le prime parole di Renzo Arbore a Silvia Toffanin, conduttrice di “Verissimo”. L'istrionico cantautore è da sempre molto schivo e riservato, ma non si sottrae alle domande e ricorda i genitori: “Sono nato nel giorno della morte di Guglielmo Marconi, l'inventore della radio, ecco perché ho iniziato dalla radio. Dico sempre che è stata una staffetta. Mio padre era dentista e per rallegrare i pazienti raccontava barzellette. Ho preso da lui la mia verve. La mia adolescenza? Povera perché era il dopoguerra. Stavo con gli amici e dovevamo ingannare la noia della provincia di Foggia così ogni sera ci industriavamo per sorridere dopo i lutti e le sofferenze della guerra. La mia fantasia di allora mi è servita nel lavoro”. Arbore lascia Foggia prima per Napoli, poi per Roma dove inizia a fare televisione fino a rivoluzionare il modo di fare televisione. “Ho nostalgia di Gianni Boncompagni, è stato un inventore di televisione e radio come me – riconosce il papà de “Il Clarinetto” -. Ci siamo conosciuti a un corso di regia e ci siamo intesi subito, aveva un carattere iconoclasta. Sul sito renzoarborechannel.tv potete trovare brandelli delle mie trasmissioni cult”. Silvia Toffanin mette l'accento sulla sua fama di playboy e Arbore attraversa gli anni con grande ironia: “A Napoli ero magrissimo, mi chiamavano sfilapippe e faticavo a trovare una fidanzata, a Roma invece erano più avanti e andava l'uomo magro. Mi fidanzai subito con la cantante Gabriella Ferri. Siamo stati insieme due anni”. Poi Mara Venier e naturalmente Mariangela Melato, il grande amore della sua vita. Gli occhi di Arbore sono lucidi e brillano di commozione quando vede il filmato dedicato alla storia decennale con l'attrice italiana. Messo alle strette concede il minimo, si guarda intorno e balbetta: “Facciamo che l'applauso del tuo pubblico è per lei. Era una grandissima artista e una grandissima persona. E' stata la cosa più importante della mia vita.. .va beh… spero che venga ricordata non solo a Milano, ma in tutta Italia. Va beh… E' stata la più grande attrice italiana, non lo dico io, ma Giancarlo Giannini, Michele Placido. Ha ricoperto tutti i ruoli possibili in cinema e a teatro, ha voluto fare a ogni costo Filumena Marturano, lei che era milanese. Ancora oggi Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmuller è tra i film più venduti all'estero”. Il dolore per la scomparsa della Melato è ancora vivo e straziante, Arbore prova a chiudere l'argomento, ma la Toffanin: “E' stato un amore fortissimo” e l'artista: “Eh sì, è stato un grande amore allegro, di grande allegria e comunione. Avevamo molte passioni comuni, le piaceva perfino lo swing e le canzoni napoletane. Mettevo i dischi di proposito perché sapevo che si sarebbe commossa. Era un'artista a tutto campo e una donna a tutto campo, nonostante fosse una diva era rimasta umile, modesta e carina con tutti. Le facevo scherzi dalla mattina alla sera, quello tipico era andare in un ristorante e invitare un cameriere a raccontare tutta la sua vita non a me, ma a Mariangela. Io pranzavo, mentre lei ascoltava e non mangiava per non essere maleducata. Non ne poteva più”. Arbore è molto turbato, il disagio è forte quanto l'amore che prova ancora oggi per la Melato alla quale è stato vicino nella malattia: “Mai un litigio, mai alzata la voce, fino alla fine… va beh, basta, basta ti prego, è un argomento duro… un argomento duro”. Arbore rivela altri aneddoti, tra cui quello di essere un esperto navigatore di internet, e un sogno: “Vorrei ballare, ma non trovo un tutù taglia 54, vorrei finire la vita su un palcoscenico, magari sulle note della Morte del Cigno. Lo dico per scaramanzia”.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto