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Senza filtri da Chiambretti: così insulta mamma Ferragni. E lei vaneggia

A "La repubblica delle donne" Dago scatenato contro Marina Di Guardo

Giada Oricchio
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Ospite di Piero Chiambretti a "Cr4, La Repubblica delle donne", Roberto D'Agostino pizzica Marina Di Guardo: "Si vergogna a dire che ha fatto sesso spinto?" e la figlia Chiara Ferragni: “Ma quali valori! È un corpo”. Piero Chiambretti ha invitato Marina Di Guardo, scrittrice e mamma della potente influencer Chiara Ferragni. Il suo ultimo libro, “La memoria dei corpi”, ribattezzato “Cinquanta sfumature del piacentino”, è un thriller a rischio censura per alcuni passaggi osé. La donna entra e il fondatore di “Dagospia” commenta: “È meglio da fija… ma mettiamoci dentro pure la nonna, la zia”. L'inizio cavalleresco lascia subito spazio alla sua lingua tagliente. Chiambretti domanda alla Di Guardo: “Alla conferenza stampa di Milano, una delle sue figlie le ha chiesto come fai a conoscere le cose di cui scrivi?!". E lei:“Innanzitutto non bisogna confondere il cantante con la canzone e secondariamente mi sono documentata su wikipedia”. Dagospia coglie l'attimo: “Faceva prima su youporn”. “No assolutamente! Non lo frequento” afferma la signora alzando le mani in segno di riprovazione. La scrittrice ha peccato d'ingenuità servendo a D'Agostino l'affondo su un piatto d'argento: “Beh ma perché adesso vuole dimostrare che è una donna pia? È normale nella vita sessuale ed erotica”. “No non voglio dimostrare niente. È bello avere anche fantasia” ribatte la donna imbarazzata e incerta (non ha imparato nulla dalla figlia sull'abilità di stare sempre in vetrina, nda). Dago osserva: “Piero si lega, c'è chi si lega con i lacci. Non capisco perché deve avere quest'atteggiamento da ‘io le cose le ho lette ma non le ho fatte. Io avrei comprato il libro se lei fosse stata anche l'autrice fisica di quegli atti”, la Di Guardo ci riprova: “Io preferisco immaginare che guardare”, “Sì ma come fa a raccontare il sesso, certi anfratti del sesso senza averli vissuti?”. Il discorso scivola sul cognome e la donna ammette che venderebbe di più se usasse il cognome dell'ex marito, Ferragni appunto, ma preferisce mantenere la propria identità. “Fa bene – osserva D'Agostino – anche perché l'insegnamento della madre alla figlia è sempre quello dell'eros. Il grande richiamo della figliola non sono i vestitini o la borsetta, ma il corpo”, la donna sussulta: “Non credo proprio, credo sia il suo carisma, la capacità comunicativa perché di corpi ce ne sono veramente tanti”, “C'ha carisma?! Ma che carisma? Qual è la capacità comunicativa? Non è che si sente parlare, non va nelle trasmissioni. Lei ha un carisma fisico. Il corpo parla. Il corpo della Ferragni non ha bisogno di parole. Questa è una grande dote. Non è vero come sostengono che basta poco per essere come lei. O ce l'hai quel quid o non ce l'hai. Lei ce l'ha e la sua grande capacità è che meno parla e meglio è”. Piero Chiambretti sposta il focus sulla coppia e mostra una critica di Dagospia: “Un figlio prodotto per Instagram”. La madre e nonna inizia a vaneggiare: “Innanzitutto non hanno mai avuto alcun contratto con i brand. Non prendono soldi per le foto del bambino sui social e condividono le immagini come fa chiunque. Sono una coppia figlia del loro secolo. In un mondo in cui c'è un nichilismo imperante dove nessuno crede più in niente, dove non ci sono più valori, loro comunque propongono dei valori, degli ideali. Chiara a Oxford è diventata un caso di studio. Chiara e Fedez hanno fatto grandi cose e hanno un figlio che amano follemente. Il bambino fa tantissimo per gli altri, comunica il valore dell'affetto, il valore della famiglia, valori belli che noi ci dobbiamo ricordare invece di polemizzare sempre”. Roberto D'Agostino ascolta in silenzio, rimugina e fa a pezzi la Di Guardo: “Io non sono d'accordo con i cosiddetti valori. L'attività di Chiara non propone valori, propone solamente i vestitini che fa, il suo trucco”, Marina Di Guardo lo attacca: “E lei che valori propone?!”, ma viene blastata: “Io? Nessuno, nemmeno i valori bollati. Infatti non dico che li propongo! Mi colpisce quando uno dice dei valori, ma che valori propone?? I francobolli? Lei non ha altro. Il problema è un altro…”. La mamma insiste su un tasto debole: “Chiara è diventata famosa in tutto il mondo ed è un orgoglio italiano. E' sposata, ha un bambino e propone i valori di gioia…”. “Ma è una modella che sta lì… con un bel culetto, delle belle gambe” replica spazientito Dago. La Di Guardo: “Chiara è un fenomeno. Mia figlia è arrivata ad Harvard. Lei ci è arrivato?”. “Come ci è arrivata? Con l'aeroplano? È una nullità, non sa far niente. Sono famose per essere famose. Un business non è un valore”. In pratica le dà della Kim Kardashian tricolore. La scrittrice è furente: “Parla l'invidia. Già so che mi dedicherà un sacco di articoli contro, ok faccia pure. Pazzesco… Sono venuta qui per parlare del libro e ho subìto un processo… un agguato”. “Seee un agguato” conclude D'Agostino. Peggior pubblicità non poteva esserci per la mamma della influncer da quasi 16 milioni di follower.

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