50 anni di Nutella
Il primo barattolo fu messo in commercio nella primavera del '64. Da allora cinema e pubblicità l'hanno resa immortale LA FESTA Una platea di golosi al compleanno della crema di cacao e nocciole
Chi non ha voluto essere almeno una volta nella vita Nanni Moretti alias Michele Apicella quando in «Bianca» affonda il coltellaccio da cucina nel barattolone della Nutella per lenire il suo spleen esistenziale? Pura libidine gastronomica che sublima in un solo cucchiaio una vita di peccati di gola e non solo. La Nutella è più che una semplice crema di cioccolato. È una certezza, uno stile di vita, una sfida continua a noi stessi e alla nostra (scarsa) capacità di autodisciplina. Neppure Barack Obama ne è esente, visto che durante il G8 del 2009 a L'Aquila è stato immortalato mentre apriva una vaschetta della «supercrema». «Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni», diceva Oscar Wilde. Come dargli torto di fronte a quella sostanza densa che, messa a contatto con le papille gustative, ci fa toccare il cielo con un dito? Uno o due cucchiaini? E poi continuo a due a due finché non diventa dispari? Sono questi i dilemmi in cui si imbatte il consumatore medio di Nutella. Con tanto di benedizione delle mamme che la spalmano sul pane per i loro ragazzi pur di poterne assaggiare un cucchiaino. In questi giorni la Nutella compie 50 anni tondi tondi, essendo stata commercializzata per la prima volta nella primavera del 1964. Cinquant'anni di successi, di costume italiano e di record di vendite. Un fatturato a quota 1,7 miliardi nell'ultimo anno (circa il 20% di quello dell'intera Ferrero) la dice lunga sullo stato di salute dell'azienda. Per l'occasione la Nutella è diventata protagonista di un francobollo che ritrae il celebre barattolo su sfondo oro. A tenere a battesimo l'emissione è stato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che ha definito il barattolo più celebre della casa di Alba «una delle eccellenze del sistema imprenditoriale italiano, una storia di genio e di passione come ricorrono in molti esempi di successo del made in Italy». Nata da un'intuizione di Pietro Ferrero, poi migliorata dal figlio Michele che perfeziona la formula della «Supercrema» inventata dal padre nel dopoguerra, Nutella è quindi anche una storia di capitalismo familiare: anche in questo caso tipica dell'imprenditoria italiana. «Si fa fatica - osserva Guidi - a pensare che una impostazione di tipo familiare possa convivere con un'internazionalizzazione di queste dimensioni, ma anche in questo l'azienda, come tante altre italiane, dimostra che mantenere questa tipicità è uno dei fattori del successo. In cucina verso l'una di notte e con un quotidiano come tovaglia mi concedo un "conforto" morale. Non dico tutte le sere, ma ultimamente un po' di più...». Pensare che c'è stato un tempo in cui in Italia nascevano aziende destinate a conquistare il mondo. Il made in Italy faceva scuola e una piccola realtà su base familiare poteva mettere al tappeto anche corazzate internazionali. Le tre generazioni di Ferrero (oggi il capoazienda è il figlio di Michele, Giovanni Ferrero) hanno sempre avuto un legame molto stretto con il territorio di Alba e grande attenzione ai temi della responsabilità sociale: «In 70 anni di storia - sottolinea il presidente di Ferrero Spa Francesco Paolo Fulci - non c'è mai stato uno sciopero rivolto contro l'azienda. Sembra retorico dire che ancora oggi i Ferrero e i loro collaboratori vivono l'azienda come una famiglia, ma è la verità: già il capostipite Pietro fu lungimirante. Non chiese agli operai che andavano a lavorare per lui di lasciare le loro altre occupazioni, i loro piccoli poderi. Anche per questo nelle Langhe ci sono i vigneti che le hanno rese famose». L'ex viceministro alle Comunicazioni Antonio Catricalà, che propose il francobollo per i 50 anni di Nutella alla Consulta per le carte postali nel dicembre scorso, racconta che si aspettava qualche resistenza: «Del resto anche per importanti uomini politici spesso si sono sollevati problemi di "par condicio". Se si sbaglia su un francobollo, l'errore rimane nel tempo, pensate al caso del "Gronchi rosa". Ma in questo caso nessuna remora: sulla Nutella - afferma - c'è stata l'unanimità». Soddisfatta di tenere a battesimo l'emissione dedicata al cinquantenario della Nutella, che sabato ad Alba comincia un tour di festeggiamenti con tappe nel Regno Unito e in Canada, la neo-presidente di Poste Italiane Luisa Todini. «È un grande esempio di imprenditoria italiana che si fa onore da decenni, un fiore all'occhiello di noi tutti perché tutti ci sentiamo un po' stakeholders di Nutella». Laurent Cremona, responsabile marketing Ferrero, ha invece rivelato un po' di dati: «Il fatturato di Nutella è il prodotto singolo che vende di più mentre il marchio Kinder rappresenta il 50% del fatturato del gruppo». Altre curiosità: il Paese più «ghiotto» della «supercrema» è la Germania, seguita dalla Francia, dall'Italia e dagli Stati Uniti. «Il segreto della Nutella? In realtà non ce n'è solo uno. Importante è la dose, la miscela degli ingredienti che sono indicati tutti sull'etichetta. Altro segreto è la freschezza e la qualità degli ingredienti - ha sottolineato Cremona - Noi abbiamo comprato ettari ed ettari di terreni in Cile, Sud Africa e Australia per avere sempre nocciole fresche. Nessun altra azienda alimentare ha fatto una cosa del genere. La nostra difesa da chi ci vuole imitare è proprio questo, la qualità del prodotto». I festeggiamenti si svolgeranno per tutto il 2014, ma il culmine si raggiungerà a maggio, mese nel quale cinquant'anni fa un consumatore ha gustato il primo barattolo e, in modo particolare, fino al 18 maggio nella patria della Nutella: Alba. Domani alle 21 nella sede della Fondazione Ferrero la presentazione del libro su Nutella di Gigi Padovani, con Ferruccio De Bortoli, direttore del «Corriere della Sera» e con Mario Morcellini, professore di Sociologia della comunicazione. Sabato la città si sveglierà con 800 negozi, 200 banchi del mercato e 250 case del centro allestiti «Nutella». Dalle 9 bar, pasticcerie e gelaterie offriranno menu ad hoc a base di Nutella, così come i ristoranti del centro storico avranno nel menù dolci alla Nutella. Dalle 10 alle 19.30 il centro sarà animato da artisti di strada itineranti con intrattenimento musicale e distribuzione di Nutella con il contributo dell'Associazione autonoma panificatori per tutto il giorno. Alle 22 gran finale con il concerto dell'Italian Gospel Choir e lo spegnimento delle 50 candeline da parte di due bambini albesi. Dopo 250 mila tonnellate di Nutella vendute in 75 Paesi diversi che mondo sarebbe senza Nutella?
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