Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

A Roma sbarca tutta la grazia del Cigno Nero

default_image

Non è il solito gala quello che Daniele Cipriani imbandisce (Conciliazione, 2 e 3 aprile) intorno al tema del Cigno nero. Tutti conoscono Odile, il temperamentale cigno nero evocato dal malefico...

  • a
  • a
  • a

Non è il solito gala quello che Daniele Cipriani imbandisce (Conciliazione, 2 e 3 aprile) intorno al tema del Cigno nero. Tutti conoscono Odile, il temperamentale cigno nero evocato dal malefico Rotbart per ingannare e condurre alla rovina l'ingenuo principe Sigfrido nel Lago dei cigni di Ciaikovsky. Sulla scia del film di Aronofsky con il Premio Oscar Natalie Portman Il Cigno nero vuole essere una sorta di variazione coreografica sul tema. In scena grandi étoiles come l'americana Ashley Bouder e lo spagnolo Joaquin de Luz, principals del New York City Ballet, ma anche il nostro Giuseppe Picone e alcuni giovani talenti dell'Opera. «Il Lago è un punto di arrivo per una ballerina – confessa la Bouder – un sogno che cattura per la ricca gamma dei sentimenti. Occorre molto tempo per approfondirne i cambiamenti psicologici e molta tecnica per affrontare il Cigno nero». «La realtà è un po' diversa dal film – commenta Picone - che mi sembra evidenzi troppo il lato negativo. Il ruolo di Sigfrido è meno denso di quello di Albrecht. Nel Lago la protagonista è la donna. Ama, ma di lei Rotbart fa apparire solo il lato negativo. Sigfrido si trova davanti a un cigno e se ne innamora. E ne è talmente preso che non si accorge quando il bianco cigno diventa nero. Credo che i grandi balletti non vadano cambiati, ma a cambiare sono gli interpreti». Il Gala conduce dalla sbarra allo spettacolo: dai Tre Preludi di Stevenson sino alla poetica Morte del cigno, disegnata per la Pavlova, per approdare poi ai Pas de deux dell'immortale Lago, romantica storia di amore e morte.

Dai blog