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Il 2012 da capogiro, dagli showmen ai film di culto

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Vermeer,che da qualche mese a questa parte ha messo su casa alle Scuderie delQuirinale. Eventi apocalittici, come il concerto «Italia loves Emilia», organizzato dalla crème de la crème della musica italiana: Ligabue, Fiorella Mannoia, i Negramaro, Piero Pelù. New York sotto pioggia e vento: dopo essere spazzati via dall'Uragano Sandy, il fior fiore degli artisti a stelle e strisce ha organizzato un concerto da far venire i brividi: sul palco sono saliti Paul McCartney, piuttosto che i Rolling Stones o Roger Waters dei Pink Floyd. I Nirvana, per l'occasione, si sono riuniti (dopo la morte di Kurt Cobain). O ancora, come dimenticare gli anniversari di Topolino (75 anni) e di Diabolik (50 anni)? A teatro gli spettatori se la sono spassata a vedere Proietti spopolare a Caracalla, oppure quelli, fortunatissimi, del Teatro Argentina: con «Un tram che si chiama desiderio» e «The coast of Utopia». Pienone assicurato e sold out tutte le sere, anche. Anno ricco per il cinema internazionale e per quello italiano che ha vinto l'Orso d'oro a Berlino con «Cesare deve morire» dei fratelli Taviani, ora candidati all'Oscar 2013. E ancora, al Festival di Cannes Gran Prix a Matteo Garrone per «Reality». Ma i film più significativi che hanno davvero segnato l'anno battono bandiera francese: dall'esilarante e originale «Quasi amici» al muto «The Artist» vincitore di 5 Oscar 2012 per finire con «Amour» di Haneke con Trintignant e Riva. A cura di Caporilli, De Matteis, D'Isa

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