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Dialogo e conoscenza basi dell'integrazione

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Societàmulticulturale e integralismi. Integrazione o rispetto delle diversità. Quante di queste parole fanno parte del nostro quotidiano? E rappresentano la difficoltà di una convivenza tra persone con religioni, tradizioni ed etica diverse. Così ormai da tempo in Europa alla cultura e alle religioni tradizionali cristiana ed ebraica si è aggiunta in modo prepotente la religione e la cultura islamica. Mauro Miccio nel suo libro «Corpo a corpo. Dialoghi e conflitti nella contemporaneità» Franco Angeli editore, analizza con puntigliosa attenzione affinità (tante) e differenze tra le tre grandi religioni monoteiste del Mediterraneo, senza tralasciare le grandi e antiche religioni dell'Oriente che, come nel caso del buddismo, affascinano anche una parte di occidentali. Lo sforzo di Miccio è teso soprattutto a favorire la conoscenza, i punti di contatto, a ricercare le basi comuni delle diverse religioni. Così a una prima parte analitica, segue un'ultima che cerca di trarre le conclusioni. Il tutto partendo da una constatazione, ormai generalmente accettata, che l'Europa sarà sempre più crocevia di culture e religioni. «Il futuro - scrive Miccio - sta nella comunità intesa come insalatiera, in cui ogni filo d'erba, ossia ogni cultura, mantenga e rafforzi la sua fisionomia, apportando il proprio contributo originale all'insieme». Quindi «la sola via percorribile è il dialogo tra culture, l'apertura verso l'altro che non significa rinnegare se stesso ma tutelare la propria identità, nel riconoscimento della diversità. Solo una comunità che conosce il valore della differenza interna riesce a fondarsi sul rispetto della unicità sottraendosi alla tendenza isomorfica e standardizzante che appiattisce e mortifica la ricca varietà delle esperienze umane». La sfida dunque è nell'incontro con l'altro, ma il presupposto, precisa Miccio, è la consapevolezza di sè. «Per dialogare ogni individuo deve prendere coscienza della propria identità, della storia che l'ha formata, dei principi e valori che la regolano. Una comunicazione significante non si può avere se non tra due chiare e ben definite identità». E il libro aiuta a capire le nostre radici e quelle degli altri. E la conoscenza può favorire il dialogo e quella unicità che potrà essere arricchimento generale e mai sottomissione.

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