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Oliviero: «Vi mostro tutte le mie star in bianco e nero»

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BrunoOliviero, il «fotografo delle dive», ma non solo, nonostante i tanti anni di esperienza e successi è rimasto una persona semplice, uno che pensa a lavorare e a poco altro. Il suo obiettivo, nel tempo, ha inquadrato attori, attrici, cantanti, politici, protagonisti di ogni tipo. Ora arriva in libreria «Dive & divi. Virtù e vizi», editore Reverdito, 191 pagine, 20 euro: una valanga di foto in un ordine immaginario dell'autore, che non è ne temporale ne spaziale. Tra gli scatti che legano trenta e più anni di ricerca nel campo dell'immagine, troviamo un Bjorn Borg duro e tenace, non più giovanissimo, che fa le flessioni, Arbore e Boncompagni che «giocano» a braccio di ferro. E poi Madonna con la veletta, Sabrina Ferilli appena diventata maggiorenne, Alberto Sordi che se la ride e tante, tante bellissime signore del cinema e della televisione. Bruno Oliviero, quando ha deciso di fare il fotografo? «La prima volta che ho preso una macchina fotografica in mano. Ma veramente io volevo fare il calciatore, ero terzino nella Roma juniores e me la cavavo anche molto bene. Ma ho pagato una leggerezza... Una sera prima della partita, era sabato, fui "pizzicato" al Piper. Certe cose allora si scontavano. E allora mi sono dato alla mia passione per la fotografia». Quando ha capito che quella era la sua strada? «All'inizio facevo il fotografo di scena, cioè fotografavo mentre si giravano i film. Era un ruolo importante perché quelle foto servivano per vendere le pellicole. Ero sul set di un film con il premio Oscar Marcello Gatti direttore della fotografia. Quando vide le mie inquadrature fece spostare la macchina, cambiò tutto. Fu una grande soddisfazione». Meglio il bianco e nero o il colore? «Con il bianco e nero si riesce a cogliere veramente la realtà. Ma non sono un "fissato", ho fotografato e fotografo anche a colori». Pellicola o digitale? «Ora digitale. Sono stato l'ultimo fotografo a "convertirsi". Ero preoccupato, non sapevo che sarebbe successo. Invece mi sono trovato benissimo. Anche con il computer per "ritoccare" le foto. Il segreto è non esagerare». E qual è il segreto per fare una bella foto? «Lavorare sul viso, sull'espressione. Tirare fuori dalle persone quello che non sanno di avere».

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