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Ecco la storia, ma Dan Brown è sempre in agguato

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Nelbel mezzo di quello che a qualcuno piacerebbe tanto chiamare «Vatileaks», la diffusione di carte e scritti riservati finiti sulle scrivanie dei giornali, il segretario di Stato vaticano, il cardinal Tarcisio Bertone, visitando ai Musei Capitolini la mostra sull'Archivio Segreto Vaticano, invita tutti ad attenersi ai fatti. «Questi sono i documenti da vedere e da presentare, di cui mi colpisce la verità storica», ha detto Bertone, colpito dalla documentazione riguardante Pio XII e il suo aiuto ai prigionieri di guerra nel secondo conflitto mondiale. Ma non solo. Grande attenzione anche per le carte del processo a Galileo Galilei e quelle sulle vicende dei Templari. Il porporato, ieri mattina, accompagnato dal presidente del pontificio consiglio della Cultura, il cardinal Gianfranco Ravasi, dal sostituto alla Segreteria di stato, monsigor Angelo Becciu, dall'assessore per gli affari generali della Segreteria di Stato, monsignor Brian Wells, dal segretario di Propaganda Fide, monsignor Savio Hon Tai-fai, e dal prefetto dell'Archivio segreto Vaticano, monsignor Sergio Pagano, si è soffermato a lungo sui documenti riguardanti il caso dello scienziato pisano. Passando oltre, Bertone è rimasto colpito anche dalla documentazione sui Templari commentando con una battuta: «Questa è la verità storica, non quella dei film e delle fiction!». L'attenzione del porporato, come poi ha riferito ai giornalisti egli stesso lasciando il Campidoglio, è stata attirata dalla documentazione, oltre due milioni di schede, che attesta quanto Pio XII si prodigò per aiutare i prigionieri di guerra. Bertone ha indicato, in particolare, i documenti da cui emerge che Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI allora sostituto alla Segreteria di Stato, annotava con cura tutti i nomi dei sacerdoti imprigionati. La verità storica così risulta sempre più affascinante di tante fantasie. Ma lo «spettro» di Dan Brown, l'autore del «Codice Da Vinci» e di «Angeli e demoni» è sempre in agguato. Le foto stesse che presentano la mostra, con scaffali pieni di antichi libri in corridoi interminabili, lasciano sperare in qualche incredibile segreto. In «Angeli e demoni», da qualche parte in Vaticano, era nascosta una terribile particella di antimateria. E c'è anche qualcuno che spera di trovarla. Antonio Angeli

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