Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di Carlo Antini Migliaia di persone hanno iniziato a salutarlo.

default_image

  • a
  • a
  • a

L'ultimosaluto a Lucio Dalla è iniziato. Nella sua Bologna che, in queste ore, si sta trasformando in una piccola Italia in miniatura. Oggi la camera ardente dalle 9.30 nel cortile d'onore di Palazzo D'Accursio (Palazzo comunale) in piazza Maggiore. E sempre in piazza Maggiore domani alle 14.30 i funerali nella Basilica di San Petronio. Per non accavallarsi con la celebrazione, la partita di calcio allo stadio Dall'Ara Bologna-Novara è stata posticipata alle 18.30. L'attesa. Ieri in via D'Azeglio 15 (la strada dove abitava il cantante) e nelle strade limitrofe c'è stata l'invasione. La bandiera del Comune è stata issata a mezz'asta in segno di lutto mentre a pochi passi dal Palazzo Comunale tanta gente continuava a ritrovarsi proprio dove Lucio Dalla viveva. C'è chi lasciava un fiore, chi un messaggio, chi una fotografia, chi si soffermava a dire una preghiera. I fiori sono diventati un tappeto e coprivano i tre scalini di ingresso alla casa. C'è chi ha lasciato le sciarpe del Bologna e della Virtus Pallacanestro, le sue due grandi passioni sportive. L'arrivo a casa. Erano da poco passate le 18 quando un lungo applauso della folla radunata sotto casa in via D'Azeglio ha salutato l'arrivo del feretro di Lucio Dalla sotto le due Torri. La piccola folla ha scandito il nome del cantante, mentre la bara con sopra una rosa rossa è stata portata a spalla al primo piano dell'edificio, dove insieme ai collaboratori più stretti attendeva anche il cantante degli Stadio e amico Gaetano Curreri. Il maxi schermo. Domani la Basilica di San Petronio sarà talmente gremita che verrà allestito anche un maxi schermo in piazza Maggiore per trasmettere la cerimonia. Lo ha annunciato il sindaco di Bologna, Virginio Merola. «Lucio è stato un profondo cantautore della musica leggera - ha detto Merola - Una persona colta che non ha mai sbandierato la sua fede profonda e penso che questo si sia colto anche da parte della Chiesa bolognese». I supermercati Canzoni di Lucio Dalla risuoneranno anche tra gli scaffali dei supermercati a Bologna, in Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. È il tributo per la scomparsa del cantautore. La musica di Dalla verrà trasmessa in 171 punti vendita. L'eredità Già in molti hanno cominciato a parlare dell'eredità di Lucio Dalla. Per il momento pare non ci sia nulla di scritto. A questo punto bisogna vedere se si scatenerà la guerra tra i suoi eredi. La «Pressing Line» è una delle eredità lasciate da Lucio Dalla. La srl con socio unico che nel 2010 (ultimo dato ufficiale disponibile) registrava un attivo netto in aumento a 5,5 milioni, un fatturato in crescita a 1,6 milioni e un utile più che triplicato sul 2009 pari a 610 mila euro. Alla «Pressing line» facevano capo le concessioni dei diritti di sfruttamento dell'immagine, mentre le attività di registrazione erano seguite dalla «Assistime spa», di cui Dalla aveva il 92,46%, mentre il 3,9% è di Marco Alemanno, suo collaboratore. Nel bilancio «Assistime», che nel 2010 fatturava oltre 1 milione e segnava un rosso di 27 mila euro, viene riportato che «l'evento principale che ha contrassegnato l'esercizio appena concluso è stata la tournée italiana Dalla-De Gregori, che ha prodotto ricavi per circa 800.000 euro». Durante il 2010 si sono anche realizzati ricavi per le royalties sulle vendite del disco live del concerto, disco prodotto dalla «Pressing Line» e uscito nel mese di novembre 2010. La sepoltura. Dopo il funerale nella basilica di San Petronio, Lucio Dalla sarà sepolto al cimitero della Certosa di Bologna, vicino alle tombe dei due genitori. Le Isole Tremiti. Lucio Dalla amava il mare, l'acqua. E le Isole Tremiti, in Puglia. Lì, di fronte al Gargano, aveva una casa e lì amava trascorrere le sue estati. Aveva anche una barca, «Catarro», che aveva trasformato in uno studio di registrazione mobile. Il commissario straordinario del Comune delle Isole Tremiti Carmela Palumbo, ha proclamato per domani 4 marzo il lutto cittadino in coincidenza con i funerali perché Dalla era cittadino onorario. Nell'ordinanza il commissario motiva la decisione con la volontà di «esprimere con forza la partecipazione della cittadinanza» alla scomparsa, che ha suscitato «unanime dolore e profonda commozione, in considerazione del profondo legame e dei diffusi sentimenti di affetto, stima e gratitudine». Palumbo ricorda anche di Dalla le «ineguagliabili doti artistiche» e il «magistrale talento» che «hanno coniugato sempre il suo successo con un percorso parallelo con cui ha espresso doti, altrettanto profonde, di umanità, generosità e solidarietà». Nella cornice delle Isole Tremiti sono nati alcuni dei suoi testi più belli, come ad esempio «Com'è profondo il mare». E nella sua isola adottiva il 30 giugno scorso organizzò un concerto «come segno di amore - disse - verso questa terra», in difesa del mare e contro le ricerche di petrolio nei fondali dell'Adriatico. La piazza. Proprio quella piazza Maggiore che ospiterà camera ardente e funerali è al centro di un dibattito. Intitolarla o no a Dalla? I favorevoli e i contrari si confrontano. Per ora il sindaco di Bologna mantiene una posizione più prudente. «Nel cuore dei bolognesi e dei milioni di persone che hanno ascoltato Lucio c'è già una cosa intitolata a lui: noi la chiamiamo piazza Maggiore e nel mondo è "piazza Grande"». A chi gli chiede di una possibile intitolazione in memoria del cantante, Merola risponde: «Piazza grande è uno dei pezzi più famosi di Dalla, dedicato appunto alla piazza centrale di Bologna. Piazza Maggiore sarà per sempre "piazza grande". Penso che delle iniziative in sua memoria siano molto più importanti che una discussione su quale sia la strada migliore da intitolargli». Anche perché, ha proseguito, «l'intitolazione è nei fatti: quando andremo in piazza Maggiore ci si ricorderà di Lucio e di "Piazza Grande"». Quindi ha aggiunto un nuovo ricordo del cantante: «Ci ha insegnato che Bologna è una città e una comunità con una grande intelligenza del cuore e lui è stato il primo ambasciatore di questa intelligenza». La musica. Domani, in concomitanza con la partenza del feretro da Palazzo D'Accursio, suoneranno i rintocchi della campana dell'Arengo mentre, per l'intera giornata, la bandiera comunale verrà esposta listata a lutto. «La scomparsa di Lucio - ha dichiarato ancora il sindaco - è una perdita per tutto il mondo della cultura, pertanto credo sia giusto mettere a disposizione la città per ricordarlo ogni 4 marzo, e che sia la comunità degli artisti a decidere modalità e forme». Il sindaco ha accolto anche con favore la proposta avanzata in consiglio comunale dal consigliere e amico di Dalla Benedetto Zacchiroli, di far risuonare al tramonto le note delle canzoni dell'artista lungo la via del centro dove viveva. «Oltre alla bella idea di sonorizzare via D'Azeglio con le sue musiche - ha concluso Merola - è d'obbligo per noi dedicare la prossima stella della Strada del jazz (via Orefici) a Lucio Dalla».

Dai blog