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Da sempre l'arte è messaggera di pace e dialogo ed è proprio un raro oggetto artistico che ora va a rompere l'isolamento che da troppi anni avvolge l'isola di Cuba.

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L'esposizione,di grande valore artistico e storico, è stata possibile grazie alla concessione del Museo etnologico Missionario del Vaticano. Il prestito dell'istituzione fondata da Papa Pio XI nel 1929 è per un anno. L'oggetto sacro è considerato l'esempio più antico di arte cristiana indigena dell'America. La sua esposizione al pubblico è di particolare importanza perché anticipa la visita di papa Benedetto XVI a Cuba, dal 26 al 28 marzo prossimi. Il leggio è realizzato in legno e incastonato con finissime strisce di ossa di pesce e carapaci di tartarughe marine, disposti a ventaglio, in modo da creare un effetto di chiaroscuro. Il bellissimo oggetto, che riproduce la forma di una conchiglia, rimase a Cuba nell'opera di evangelizzazione delle tribù caraibiche e passò poi di generazione in generazione fino ai giorni nostri. La conchiglia nell'iconografia cristiana si associa alla resurrezione ed alla vita eterna e, per gli indigeni, aveva un elevato valore simbolico per il suo riferimento ai culti dell'acqua e della fertilità. L'oggetto sacro è presentato dal sito Internet della Direzione del Patrimonio Culturale dell'Avana come un importante reperto di arte cristiana e si dà particolare rilievo al fatto che il prestito è stato effettuato dal Museo etnologico Missionario del Vaticano grazie all'impegno del Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Antonio Angeli

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