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Scamarcio: farò il produttore per amore della Golino

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«Sonomolto fiero del lavoro svolto in questo film – ha detto l'attore che interpreta Romeo di Shakespeare in teatro per la seconda stagione e sarà dal 31 all'Eliseo di Roma - Mi ha offerto l'occasione di recitare in francese e mi ha dato un senso di grande tenerezza nei confronti dei bambini e degli adulti coinvolti nella storia. È speciale perché affronta il tema della pedofilia in modo molto originale». Scamarcio smentisce poi i suoi modi da ribelle sul set: «Non sono un rompipalle, faccio esattamente ciò che mi viene chiesto. Cerco di risolvere i problemi, non di crearli. Posso essere d'accordo sul rompipalle per quello che accade prima e dopo le riprese, ma mai durante la lavorazione». Il film narra la vita quotidiana dei poliziotti della BPM (Brigade de Protection des Mineurs), una sezione speciale della Polizia Francese, addestrata appositamente per stanare i pedofili, tenendo soprattutto d'occhio quei minori che fanno scippi. La regista si sofferma sulla vita privata degli agenti, racconta i loro problemi di coppia, anche attraverso la visione degli interrogatori dei genitori maltrattati per estorcere informazioni sui loro figli e su quello che gli è capitato; le deposizioni dei ragazzini con le loro derive sessuali mentre stanno sulla soglia dell'adolescenza contrastano con la solidarietà tra colleghi e le risate incontrollabili in momenti inopportuni. Abituato a ruoli da protagonista il bel Riccardo si è accontentato stavolta di un cameo. «Non importa se siano piccoli o grandi i ruoli. Ci sono bei film e brutti film e "Polisse" è una storia importante, riesce a raccontare la pedofilia in modo molto originale. Alla fine, ti lascia una sensazione di grande tenerezza. Maiwenn ha una regia molto particolare e sul set c'è stata tanta improvvisazione, pur partendo da una sceneggiatura più che solida». Peccato che sia stato tagliato il suo ruolo, quello del marito della giornalista Melissa, interpretata dalla regista stessa, che ha scelto Scamarcio perché l'ha «trovato molto carismatico. Doveva essere parte di un triangolo amoroso ma alla fine il racconto non c'entrava niente con il resto del film e l'ho tagliato». E Scamarcio come ha reagito? «Mi sono arrabbiato parecchio, non puoi che essere deluso, ma il film merita, è importante comunque averlo fatto, è tenero, vitale, esprime un malessere che riguarda tutti, è profondo, denso e ti resta dentro». L'attore tornerà al cinema ad aprile, «ma starò dietro alla macchina da presa, farò il produttore del film di Valeria Golino, ci stiamo lavorando da più di un anno e credo nel progetto. Il titolo? "Vi perdono", per ora». Din. Dis.

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