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Benigni e Baudo per il gran finale di Fiorello

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Lasua presenza, prevista in origine per la seconda puntata, era slittata a causa di un infortunio al piede. Il suo nome è stato in bilico fino a ieri pomeriggio, quando è stata sciolta la riserva legata, appunto, alle sue condizioni di salute. «Uno come Benigni fa spettacolo già dal suo ingresso in scena. Ve lo immaginate con il piede fasciato? No», aveva spiegato Fiorello nella conferenza stampa di lancio della trasmissione. Lunedì nel Teatro 5 di Cinecittà si scriverà una pagina di televisione che sicuramente rivedremo nel tempo con due numeri uno insieme sul palco. È sfumata invece la presenza di Penelope Cruz, una delle star in trattativa per lo show. Ad aprire lo spettacolo sarà Jovanotti, autore del brano «Il più grande spettacolo dopo il big bang» a cui si ispira il titolo del varietà. Ed è atteso anche Pippo Baudo, invitato da Fiorello. Su Raiuno si rischia così di rifare un nuovo record Fiorello, mentre il Grande Fratello scende sempre più con gli audience. Già nella scorsa e terza puntata del suo show Rosario ha superato in share le prime due puntate. «Siamo saliti al 43,18%!», ha esultato Fiorello, dopo il 39.18% di share della prima puntata e il 42.60% della seconda. I telespettatori sono stati 11.735.621, mentre nella puntata di debutto si erano registrati 9 milioni 796 mila spettatori, cresciuti a 12 milioni 157 mila nella seconda. E dopo aver conquistato i laureati nella seconda, stavolta ha portato su Raiuno anche il (raro) pubblico dei giovani (15-24 anni) con i quali il varietà dal teatro 5 di Cinecittà ha superato il 46% di share. Nonostante le insistenze di tutti e la richiesta formale di realizzare una quinta puntata, Fiorello ha resistito e detto no: «Il più grande spettacolo dopo il weekend», fatto salvo un eventuale meglio di con spezzoni rimontati, finirà lunedì prossimo», parola di Fiore. E alla grande: con Roberto Benigni guest star. E con Lorenzo Jovanotti, cui si deve il titolo del varietà, in apertura. Uno show che si è rivelato come la più grossa e coraggiosa scommessa che il vertice Rai, in primo luogo il direttore generale Lorenza Lei che ha subito appoggiato l'abbozzo di progetto ventilato dal direttore di Raiuno Mauro Mazza. Progetto del dg che il Cda di viale Mazzini ha poi approvato, mettendo in moto una «calamita di ascolti», come l'ha definita la stessa Lei.

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