Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Carlo Verdone «I miei padri separati salvati dai loro figli»

default_image

  • a
  • a
  • a

Manemmeno quest'anno, per puntare su una visibilità in sala intelligente e meno competitiva, il film uscirà a Natale. Così, se Boldi ha anticipato il suo cine-panettone, Verdone posticipa la sua pellicola a metà gennaio. Dopo «Io, loro e Lara» (un successo da circa 16 milioni di euro) Verdone ha girato « Posti in piedi in Paradiso», ora in fase di montaggio, scritto dallo stesso regista insieme a Pasquale Plastino e Maruska Albertazzi. Il film proverà a raccontare in chiave comica le disavventure di tre padri separati, interpretati da Verdone (ovviamente), da Pierfrancesco Favino (critico cinematografico cacciato di casa dalla moglie tradita durante la depressione post-partum) e da Marco Giallini imprenditore immobiliare che si è reinventato gigolò. Giallini è il vero «cialtrone» della commedia: dopo aver perso la sua agenzia immobiliare al gioco raggira gli altri due separati in crisi per proporre loro la convivenza e lucrarci sopra un po' di soldi. Al fianco dei tre mattatori Micaela Ramazzotti (cardiologa svampita di cui s'innamorerà perdutamente Verdone), Diane Fleri (ex moglie di Verdone che vive a Parigi con la loro figlia), Nicoletta Romanoff (nel ruolo della moglie di Favino), Valentina D'Agostino e le giovani Nadir Caselli, Maria Luisa De Crescenzo e Giulia Greco. Il film, girato nella Capitale, negli studi di Cinecittà e con un gran finale a Parigi, racconta il dramma dei padri separati di oggi, sconvolti dalla crisi e dal dramma della solitudine, anche se tutto viene trattato dal comico romano con grande ironia. I tre padri separati, accomunati dal fatto di essere stati appena lasciati, per risparmiare, decidono di condividere lo stesso appartamento. Difficoltà economiche li spingeranno ad una convivenza forzata e da questa loro convivenza scaturiranno numerose situazioni tragicomiche in cui sarà coinvolta, suo malgrado, anche l'eccentrica cardiologa (Ramazzotti). Mentre Verdone (che festeggerà 61 anni a novembre) è Ulisse, un ex discografico di successo. «Credo che sia uno dei copioni più belli che abbia mai scritto. Il film ha una parte seria e una ironica ed è ambientato a Roma con una parte finale a Parigi. È una storia di convivenza forzata tra personaggi - aveva già svelato Verdone alla fine dei ciak - Racconta un tema attuale che riguarda i mariti separati e ce ne sono tantissimi. La commedia italiana è sempre riuscita a fare un affresco di realtà sociali delicate. Anche i figli avranno un ruolo molto importante perché faranno prendere coscienza ai genitori delle loro difficoltà. Dopo "Io, loro e Lara" volevo raccontare un tema scottante come quello dei mariti separati che in Italia, e anche in Europa, versano ormai in grosse difficoltà economiche». Insomma , per Verdone si tratta di un «cinema figlio della realtà e lontano dalle mode del momento» . E con una certa sorpresa, l'attore ha più volte raccontato di aver ricevuto tantissime lettere «da padri che volevano raccontare le loro storie nel mio film». Nella trama, Ulisse, il personaggio interpretato dal regista, ha aperto un negozio di vinili e il carattere di questo protagonista gli ha offerto la possibilità di inserire nella pellicola una colonna sonora strepitosa. Mentre la bella Ramazzotti si cimenterà in un ballo sexy sotto le note struggenti di una canzone di Jim Morrison. Ma se è vero che in questo film (in cui recita anche il figlio di Verdone, Paolo)i padri faranno la parte delle vittime, il regista ci ha tenuto a far sapere che non è una storia «contro le donne, che sono dure per necessità». Il finale è affidato al futuro dei giovani e a quei «figli» che «salveranno i loro padri».

Dai blog