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di ROBERTA MARESCI Le diciamo da 4 mila anni.

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Anchein tv, tra gestacci e doppi sensi, ne sentiamo una ogni 21 minuti. A parte Luciana Littizzetto, che ha recentemente rivendicato il diritto all'ultima parolaccia, così come esiste il diritto all'ultima sigaretta per il condannato a morte, nel colorito guardaroba dei turpiloqui la tendenza al Vaffa dell'autunno-inverno 2010 continua. Usate anche da San Francesco e Martin Lutero, prima della Littizzetto le hanno dette Crozza, Tatangelo e Maionchi. Pure Michele Santoro, rivolgendosi a «il governo, un'autorità, il direttore», alla ripresa di «AnnoZero» in coro aveva esclamato: «Ma Vaffan... bicchiere!» Sberleffo più composto quello di Bruno Vespa che, davanti Sabrina Nobile delle «Iene», intenta a rincorrerlo per inquadrargli «la patta», aveva sbottato: «Non mi tocchi, vada al diavolo! Vada...!». Malgrado il monito di non dire parolacce sia il primo che ci viene insegnato, i pargoli le dicono. Eccome. Ma a quel bimbo di 8 anni della scuola elementare di Sant'Ambrogio (Torino), le maestre hanno «lavato» la bocca col sapone per aver bestemmiato (e detto pure due parolacce). In Italia sono 200mila a soffrire della sindrome di Tourette, ossia dire parole oscene involontariamente. E pare che il botulino aiuti a smettere. Ma che dice il bon ton? «Il galateo accetta le parolacce, perchè non è contro la trasgressione», precisa Barbara Ronchi della Rocca. «Vero è che se un tempo serviva come conclusione di un discorso al pari di un punto esclamativo - spiega Luigi Di Giuseppe, psicologo e responsabile casa editrice Psiconline -, oggi la parolaccia non conclude nulla. Piuttosto è un'abitudine, fa parte del linguaggio. Nello Zingarelli i termini bollati come volgari sono 177 e il 70 per cento si riferisce alla sfera sessuale. Il discorso non vale per la bestemmia, parola dal meccanismo a «tabù che conservando la carica dirompente desta ancora scalpore». Intanto resterà nella storia del cinema quella sfuggita a Melissa Leo, quando Kirk Douglas le ha consegnato l'Oscar 2011 come miglior attrice non protagonista per il film «The Fighter».

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