La chiave di casa Il richiamo delle radici tra ricordi non vissuti e un presente doloroso
Questii temi del romanzo d'esordio di Tatiana Salem Levy, «La chiave di casa» (Cavallo di ferro, pag. 202), un romanzo definito dalla stessa autrice di «auto fiction». Sì, perché questa è la sua vera storia, la storia di una ragazza nipote di ebrei turchi, nata a Lisbona e poi emigrata a nove mesi in Brasile. Una vita fatta si racconti, di memorie ascoltate, fino al giorno in cui il nonno, prima di morire, le consegna le chiavi della sua casa a Smirne, in Turchia, dove lei, come in un viaggio affascinante, ritroverà le sue origini.
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