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Sugli spalti del Circo Massimo si rimorchiava tantissimo

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Ilrisultato era che tutti, uomini e donne, finivano completamente ubriachi. Così sembrava un'enorme Woodstock dell'antichità, nella quale la libertà di costumi era d'obbligo. I romani, spiega Alberto Angela nel suo libro «Impero», conoscevano tre tipi di bacio: il «basium», quello appassionato degli innamorati, l'«osculum», il bacio di saluto ai parenti e il «savium», il bacio dell'erotismo e della lussuria. «E questo la dice lunga - spiega Angela, forse un po' imbarazzato, ma deciso ad analizzare fino in fondo la vita degli antichi romani - sulle loro abitidini sessuali». «Il loro - aggiunge lo scrittore e autore televisivo - era un altro modo di vedere il mondo: c'era una grande libertà, il pensiero era molto moderno e le donne erano decisamente emancipate, ma comunque le regole c'erano, soprattutto sociali». Il razzismo non si sapeva nemmeno cosa fosse, molti imperatori romani erano stranieri. La libertà di costumi era un'abitudine e «rimorchiare» era uno sport praticatissimo. Uno dei luoghi preposti era il Circo Massimo. Al Colosseo le donne non erano ammesse, mentre al Circo Massimo, alle corse dei carri sì, e per questo si andava anche per cercare un partner. «I rapporti occasionali erano la norma - spiega Angela - ma chi apparteneva alle classi sociali alte era malvisto se si appartava con una persona non del suo stesso rango. L'omosessualità era la norma, specialmente dopo la conquista della Grecia, ma era considerato di cattivo gusto avere un ruolo passivo. La cosa moralmente più riprovevole? Il rapporto orale tra uomo e donna con uomo attivo: il cunilingus. Non so perché, ma era proibito».A. A.

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