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Impazza la NeroneMania

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diCARLO ANTINI NeroneMania. Cinema, musica, arte e cabaret hanno sempre dedicato grande attenzione a uno dei personaggi più discussi della storia imperiale di Roma. Tanti film lo hanno portato sullo schermo e tante altre volte è stato citato più o meno a proposito. Da «Quo vadis» con Peter Ustinov alla parodia messa in scena da Ettore Petrolini. L'ultimo in ordine di tempo sarà Stefano Benni che stasera al Teatro Olimpico donerà la sua voce recitante a «Nerone, il Kolossal», tre scene su testo dello stesso Benni. La musica è di Franco Piersanti per il concerto dell'Orchestra Roma Sinfonietta. L'appuntamento è alle 21 e si inserisce nella rassegna «Quando la musica è cinema» della Filarmonica Romana. L'occasione sono i festeggiamenti per i cinquant'anni de «La Dolce Vita», dal momento che Piersanti è stato assistente di Nino Rota. Quanto all'attesissimo «Nerone, il kolossal» è lo stesso Benni che precisa, con poche parole: «Racconto un uomo con risvolti kolossal, magari di cartapesta, materiale assai amato dal cinema. È un personaggio che passa dall'italiano al latino, quello classico e il cosiddetto maccheronico. Non manca qualche battuta in romano, con accenni a uno slang tutto suo. In prosa e in rima, aulico, ma anche rappettaro». Importante la parte musicale: «Si tratta di musica nuova – precisa Franco Piersanti – composta seguendo la narrazione di Stefano: dal Nerone bambino, al Nerone Narciso, al rap di Nerone, alla morte. Stefano mi ha dato molti impulsi, imprevisti. Soltanto nel finale, dopo l'ultima parola del testo, attacca una musica scritta per "Il Caimano" di Nanni Moretti, un brano che ho chiamato "Sentenze e macerie", un'invettiva contro il tiranno». I quattro giorni al Teatro Olimpico per festeggiare i cinquant'anni dalla Dolce Vita sono cominciati ieri sera. Prima dello spettacolo su Nerone, alle 18 sarà proiettato «Noi che abbiamo fatto la Dolce vita», presentato al Festival del film di Locarno nel 2009, omaggio che Tullio Kezich, poco prima della sua scomparsa, amico fraterno di Fellini e suo biografo, aveva scritto per il grande schermo. Il programma della giornata prevede anche un'altra prima esecuzione assoluta: «Angelus - a Nino Rota», in memoriam di Bruno Moretti, anch'egli assistente di Rota.

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