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L'uomo-ombra di Polanski sulle orme di Hitchcock

Il regista Roman Polanski

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L'UOMO NELL'OMBRA, di Roman Polanski, con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, Francia-Germania-Gran Bretagna, 2010.   Mettiamo da parte le notizie relative alle peripezie personali di Roman Polanski. Guardiamo all'autore di cinema e facciamogli tanto di cappello perché con «L'uomo nell'ombra», non si è rilevato da meno di Hitchcock, sia nei climi angoscianti e nelle tensioni costruite con un crescendo quasi spasmodico, anche se sempre abilmente sotto tono, sia nella struttura narrativa, ancora una volta, come appunto in tanti film di Hitchcock, intenta a proporre i casi di un uomo più che qualunque coinvolto in un incubo da cui non riuscirà più ad uscire.   Questo uomo, addirittura senza nome, Polanski l'ha trovato in un thriller travolgente di Robert Harris, «The Ghost writer», che ha rielaborato molto fedelmente con lo stesso scrittore, dicendoci appunto di un «ghost writer», di un uomo cioè che, restando anonimo, scrive libri di altri, chiamato, dietro lauto compenso, a redigere l'autobiografia di un ex primo ministro britannico alle cui spalle certi critici inglesi, recensendo il romanzo, hanno ritenuto di poter intravedere Tony Blair. Questo importante personaggio, però, non è a Londra, ma è ospite in una sontuosa villa negli Stati Uniti, dove, scortato dalla moglie e da una assistente forse sua amante, deve tenere delle conferenze in varie città americane. Lo scrittore-ombra ha appena cominciato il suo lavoro con lui quando esplode la notizia che il Tribunale dell'Aja vorrebbe incriminare l'ex primo ministro perché, quando era al potere, aveva fatto illegalmente catturare, per consegnarli alla CIA, quattro cittadini britannici di origini mediorientali sospettati di terrorismo. Da qui un intrigo che il protagonista senza nome, presto in preda a nerissimi sospetti, tenta di dipanare facendosi trascinare in una serie misteriosissima di guai. Fino a una pagina ultima, molto meno esplicita nel romanzo, che segnerà drammaticamente i destini di tutti. Hitchcock, dunque. Non solo nei fatti ma, in modo specialissimo - sia pure in piena autonomia - nelle atmosfere che pesano, soffocandola, sull'azione. Una pioggia battente, un mare d'inverno agitato e cupo, quella villa in cui quasi tutto si svolge che gronda sospetti e minacce tra un andirivieni di gente dai moventi sempre oscuri, quelle immagini in cui, nella natura, negli ambienti, nelle persone, predomina il nero su ogni altro colore. In mezzo due interpreti di eccezione. «L'uomo nell'ombra» è, con un candore presto carico di nubi, Ewan McGregor, all'ex ministro dà volto, con tutta l'ambiguità necessaria, Pierce Brosnan. Attento a non ricordarci James Bond.  

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