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Dracula perde i denti ma non il vizio

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Mai vampiri, creature delle tenebre, sono anche l'icona dell'erotismo e del possesso carnale che, attraverso l'atto del morso sul collo, asservono la preda ai loro voleri. Pur essendo il termine vampiro di origine slava, il più antico testo vampirico è una tavoletta babilonese conservata al British Museum su cui è incisa una curiosa formula magica. Anche i greci e i romani avevano però la loro mitologia vampirica, perlopiù rappresentata da vampiri di sesso femminile, che si uniscono alla tradizione sciamanica europea: la lamia, regina dei succubi, è una sorta di strega che muta sembianze e può apparire bella o brutta. Il primo racconto sui vampiri è di Filostrato, ma testimonianze più importanti sui non morti dell'antica Roma arrivano da Flegone Tralliano, liberto dell'imperatore Adriano, che narra la storia della giovane non morta Philinnio. Questa vicenda fu ripresa in poesia da Goethe. E dai primi miti greco-romani, influenzati da quelli più antichi dell'Oriente, la leggenda del vampiro si diffuse prima nell'Europa dell'est e poi in tutto l'Occidente. Una figura tanto emblematica non poteva mancare di influenzare, soprattutto negli ultimi due secoli, la letteratura e il cinema. Il romanzo più popolare, spesso trasposto sul grande schermo, è «Dracula» di Bram Stoker» che ispirò film popolari, come «Dracula» di Coppola e «Nosferatu» di Herzog, remake del capolavoro di Murnau. Mentre a un romanzo della scrittrice Anne Rice s'ispira l'omonimo film «Intervista con il vampiro» di Neil Jordan, con Brad Pitt. E Jeanne Kalogridis ideò la trilogia sulla saga familiare vampiresca, come «I diari della famiglia Dracula». Discussa l'importanza di Stephanie Meyer, con l'epopea di «Twilight», perché la sua quadrilogia stona con molte caratteristiche conferite solitamente al vampiro, quali la malvagità e la sterilità. Soprattutto grazie alla filmografia moderna, la figura del vampiro ha assunto nel tempo una forma ben diversa dall'antico non morto che attaccava villaggi dispersi nelle foreste. Sempre più frequentemente, infatti, i vampiri vengono rappresentati come aristocratici bellissimi, neo romantici che sfilano su spider veloci, abitano lussuose ville dal design modernissimo e non disdegnano l'uso delle tecnologie e dei computer. Din. Dis.

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