Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Roma di Alex Britti

Esplora:
Alex Britti

  • a
  • a
  • a

Nel pieno del tour, Britti vola con la testa alla sua città. Sempre in viaggio con la band, il cantante romano non può fare a meno di pensare alla capitale, ai suoi odori e soprattutto ai suoi angoli da scoprire. Senza peli sulla lingua, Britti ci svela i suoi tic da romano doc. Alex Britti, mercoledì sarà in concerto al Gran Teatro di Roma. Che emozione si prova a tornare in città? È come tornare a casa. Guardo il pubblico in platea e mi sembra di conoscerli tutti. Vedo i volti che ho davanti e mi sembrano familiari. Ogni tanto le capita davvero di riconoscere qualcuno o no? Sì, soprattutto quando si tratta di amici-artisti che vengono a trovarmi in teatro. In passato è già successo? L'ultima volta che ho suonato a Roma mi sono venuti a trovare i Neri per Caso, Claudio Baglioni e Stefano Di Battista. Sono anche saliti sul palco? Altroché. Abbiamo fatto delle jam session niente male. È stato emozionante. Ha già sentito qualcuno per il concerto di mercoledì? A dir la verità no. Ma di sorprese ce ne saranno tante come al solito. Quale sarà la cosa più emozionante? Tornare a dormire a casa dopo il concerto. Quando si è in tournée si va sempre in albergo. In questi casi dormire nel proprio letto non ha prezzo. E magari anche fare vita mondana dopo il live o no? Non amo la vita notturna. Quando sono a Roma preferisco restare nella mia casa di Ostia o, al massimo, andare a mangiare sul lungomare con qualche amico. Eppure a Roma la vita notturna non manca o sbaglio? L'ho fatta per tanti anni. Troppi. Ultimamente mi capita di andare spesso al Big Mama per qualche jam session ma nulla di più. Quando ho voglia di uscire, arrivo all'incrocio con la Cristoforo Colombo e poi vado verso il mare piuttosto che in centro. Non c'è niente di meglio di una bella mangiata in trattoria. A sentirla parlare sembra quasi un salutista. È proprio così? Quando sono a casa mi piace svegliarmi presto, andare a correre e comprare il pesce. Faccio ginnastica nella Pineta di Castelfusano. Mi fa bene soprattutto alla testa. Da romano doc, quali sono i lati negativi della nostra città? Quelli comuni a tutte le grandi metropoli. Si vive con molto nervosismo e tensione. Bisogna imparare a convivere con popoli molto diversi tra loro che vengono a cercare fortuna. La città deve essere più disponibile ad accoglierli ma anche più severa nel far rispettare le regole. Ma ci sono anche tanti lati positivi. Quali sono? Nella nostra città c'è un'atmosfera unica. Non è un caso che gli antichi si siano fermati proprio da queste parti. Quale sarebbe questa magia di Roma? Si percepisce un'energia particolare. Quando si cammina a Trastevere è come essere in una favola. Ti siedi a prendere un caffè e ti senti il re del mondo. Per non parlare di Campo de' Fiori. Con che band si esibirà sul palco del Gran Teatro?  In tutto siamo sei musicisti e non c'è nessun apporto dell'elettronica. Non ci sono sequencer e non ci sono deejay. Insomma saremo senza trucchi e senza inganni. Dopo un inizio di carriera all'insegna di elettronica e computer ora torna a un suono più scarno. Perché questa scelta? Perché fino a qualche anno fa ascoltavo molta elettronica, dai Prodigy ai Massive Attack. Ora, però, mi sembra che la sperimentazione abbia fatto il suo corso e ci si stia un po' ripetendo. C'è bisogno di aria nuova anche da queste parti.

Dai blog