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Siamo tutte principesse, anche senza un budget, ma bisogna avere amore per le sfumature della vita

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Ese basta un trench per sentirsi Audrey Hepburn, l'importante è sceglierlo del colore giusto o, meglio, del «nostro» colore. «Esatto, possiamo essere eleganti e sentirci delle principesse facendo tutto da sole - spiega Cinzia Felicetti, appassionata di moda (tiene un workshop di Stile alla Bocconi di Milano) e autrice di "Più bella con i tuoi colori" (Sperling&Kupfer, pag.264) - La cosa fondamentale è non assecondare la moda, ma viverla da protagoniste, scegliendo le cose adatte a noi». E basta un colore? «Scegliere il colore che ci valorizza e ci rende radiose e belle, significa sentirsi una star ogni giorno, perché i colori hanno la capacità di minimizzare le rughe, togliere le occhiaie, illuminare il viso. Quelli sbagliati ci tirano fuori il sottotono giallo se abbiamo una pelle olivastra, ci fanno prendere cinque anni come niente...» Come si sceglie il nostro colore? «Bisogna posizionarsi davanti allo specchio, con le spalle nude e senza trucco, accostandosi al viso un indumento di colori diversi. È una prova fondamentale per illuminare pelle-occhi-capelli. Poi c'è il mio metodo più glamour: le vene dei polsi, bluastre o verdastre, indicano il colore "alleato"». Inutile mettersi il trench alla Hepburn...? «La verità che ognuna di noi può somigliare alla sua diva preferita. Nel libro ci sono 4 tipologie di star a cui corrisponde un colore-must. Pelle avorio o olivastra, capelli scuri e sguardo di velluto? L'icona di riferimento è Audrey Hepburn. Incarnato di porcellana, occhi chiari e capelli biondo cenere? Netta «discendenza» da princess Grace Kelly. Se invece i capelli sono castano dorato/mogano come le nuance dell'autunno la diva di riferimento è Katharine Hepburn. Se il biondo ramato è accompagnato da una pelle radiosa o lentigginosa, la modella dc è Marilyn Monroe». E il colore di moda? «Ho scritto questo libro è nato apposta: quest'anno non andate dietro al viola o all'ottanio perché non è per tutte...» E il nero? «È una sorta di droga collettiva, perché è comodo assorbe luce, otticamente, al contrario del bianco, ci toglie una taglia, si indossa quando si vuole avere un aspetto serio... Però non deve essere prevaricante e questo dipende dal colore di pelle e capelli. L'alternativa può essere il blu». Quando ci fanno i complimenti per il bel vestito, significa che abbiamo azzeccato tutto? «Per niente - conclude senza pietà l'autrice Cinzia Felicetti - Al contrario, questo complimento significa che hai sbagliato perché il vestito diventa prevaricante, protagonista rispetto a te. È quando ti dicono che bella faccia che hai che hai centrato il "tuo colore amico" e sei una vera principessa».

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