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«Il vincitore è solo», thriller sentimentale

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Igor,di origini russe, si ritrova catapultato a Cannes - durante il Festival del Cinema - a rincorrere il sentimento profondo che ancora lo lega alla sua ex moglie, scappata con un ricco amante - Hamid - suo attuale compagno. E Igor - protagonista del libro - vincitore negli affari, ricco e pieno di agganci politici e no, è terribilmente solo. Ewa, la sua ex, non ne vuole sapere di tornare con lui e così Igor, geloso fino al midollo, è costretto a mietere vittime per attirare su di sé l'attenzione. A dire suo «distrugge mondi», ovvero uccide, soltanto per cercare di riavvicinarsi all'amato oggetto del desiderio. E lo fa usando tutti i suoi «trucchi», essendo un reduce della guerra afgana, durante la quale ha saputo affinare la sua «arte», servendosi di contatti con malavitosi di ogni genere che, volente o nolente, lo hanno accompagnato durante la sua brillante ascesa sociale. Lei - Ewa - è lì, a Cannes, in preda ad attacchi di panico. Riceve messaggi sul telefonino a dir poco minacciosi dal suo ex marito ed è spaventata. Non sa se confidarsi con Hamid, suo nuovo compagno, oppure affrontare Igor spinta da un insolito coraggio. A far da corollario a un thriller psicologico fatto di amanti, gelosie ed inganni c'è la città di Cannes, in tutto il suo splendore. C'è un mondo fatto di lustrini, di presentazioni di film e di sfilate di moda. Di splendide feste con inviti a numero chiuso e colazioni di lavoro superbe. Di provini che falliscono e di copioni che girano di stanza in stanza alla ricerca del produttore «giusto» a cui piazzare l'opera o del regista, con il quale poter lavorare. Ci sono storie intrecciate fra loro, di attrici e modelle, che si giocano il tutto per tutto pur di far parte della «Superclasse». È questo il termine usato da Coelho per definire l'alta borghesia, i nuovi e i vecchi ricchi. L'inventore del termine «Superclasse», come si legge nei ringraziamenti, è David Rothkopf. Un mondo fatto di yacht e jet privati, un mondo a cui appartiene anche Hamid, con la sua prestigiosa casa di moda orientale. Ed Ewa? Ha buoni agganci, da sfruttare per la propria boutique di Mosca. E ce ne vorrà di tempo prima del temuto quanto inevitabile incontro a tre tra Ewa, Igor e Hamid. Un volume che corre sul filo del noir e del thriller, pieno di argomenti mondani e modaioli, di racconti sul cinema da leggere, rileggere e consigliare.

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