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Quando la primavera non smette di fiorire

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RobertaMaresci Avete il pollice verde? Volete fare quattro passi nella Valle delle Rose o lungo il Viale Bianco? Spaziando dal Giardino degli Ulivi al quieto Lago circondato da roseti antichi? Datevi al giardinaggio e al florovivaismo. Anche se a ottobre cadono le foglie, c'è un parco di 10 ettari a 40 chilometri a sud di Roma dove sembra essere tornata la primavera. Un parco dove tali e tante sono le essenze fiorite che potrete comprare e guardare che, dopo averlo visto, anche chi avete vicino vi sembrerà sia diventato verde. Lo cantava Elio e le Storie Tese ma ci pensiamo noi a ricordarvelo. Come? Andando a fare una gita fuori porta ai Giardini della Landriana, un quadro verdeggiante creato dalla Marchesa Lavinia Taverna Gallarati Scotti e dall'inglese Russel Page. Page era un architetto paesaggista inglese che andava come il pane tra i nobili in erba. Perché? Inventò il rigore geometrico, sottolineato da siepi e vialetti. Tanto che nel 1967 disegnò una pergola da addossare al casale per la zona immediatamente adiacente la casa, un piccolo giardino con una vasca vicino alla sala da pranzo (rimasto immutato) e una grande bordura di piante grigie. Poco più in là progettò un roseto formale (oggi Giardino degli aranci), un giardino per le collezioni (oggi Giardino degli ulivi) e un rock garden. A distanza di tempo, nacque lungo il fianco della collina la scalinata rettilinea (l'attuale Viale Bianco) che scende nella zona inferiore e un lago artificiale. Sparirono le sfumature esotiche lasciando il posto alla macchia mediterranea. Il resto è disseminato ovunque, compreso il capolavoro del nuovo Giardino grigio. Insomma: è il sogno di tutti. Se cercate qualche novità botanica o suggerimento di floricoltura, accomodatevi pure. Ma avete tempo ancora l'intera giornata di oggi per staccare il biglietto e visitare la mostra-mercato «Autunno alla Landriana». Varcare il cancello in località Campo di Carne 51, a Tor San Lorenzo (Ardea) vi regalerà la sensazione di camminare a piedi nudi su un tappeto fiorito. Il classico appuntamento accompagnato dai frutti antichi e dimenticati, dalle bacche e dalle divertenti zucche, dai peperoncini, dalle castagne, dai funghi e da variopinte fiammate di foglie che cambiano colore con l'arrivo dei primi freddi. Si possono comprare. Perché in autunno si pota, si pianta, si rifanno siepi e prati, si interrano i bulbi, si dà avvio a quanto ammireremo in primavera: più smagliante e festosa.

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