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Woody, felice a New York

Henry Cavill e Evan Rachel Wood in

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Woody Allen dall'Europa è tornato a New York e non avendo forse più voglia di recitare lui stesso si è rivolto a un attore poco noto da noi, Larry David, ma molto apprezzato negli Stati Uniti per certe sue imprese televisive, e si è creato un personaggio non dissimile da un alter ego che ha caricato di molti suoi difetti, dal pessimismo all'ipocondria, con l'aggiunta però della coscienza di essere anche un...genio, magari incompreso. Senza drammi, comunque, questa, volta, anzi nelle cifre più scoperte della commedia, tanto che il nuovo personaggio in cui sembra rispecchiarsi, tale Boris Yellnikof, è un ex fisico di fama mondiale giunto quasi alle soglie del Nobel, che prima di raccontarci la sua storia (dopo un divorzio e una esistenza ormai di fallito) si rivolge verso di noi (e in seguito lo farà spesso) e ci intrattiene su sé stesso, le sue idee forse bislacche e i suoi dubbi esistenziali, con aria seria ma, in segreto, mettendosi spesso in burla. Segue la sua storia. L'incontro causale con una ragazzina del Sud, Melody, che prima tiene alla larga, poi, nonostante una grande differenza d'età, sposa quasi contento, presto però deluso da un'improvvisa relazione di lei con un coetaneo. Niente lacrime, però, è una commedia, e così arriverà presto un lieto fine non solo per Boris, ma per gli stravaganti genitori di Melody che, piombati a New York dal loro morigeratissimo Sud, scopriranno le loro più intime nature e riusciranno a realizzarsi. Con un ulteriore ammiccamento di Boris verso di noi in cui, ancora una volta, sembra farsi beffe di tutto, lieto fine compreso. Dialoghi smaglianti e incendiari, situazioni proposte a lungo ma sempre con una vivissima dinamica cinematografica interna, con la conseguenza che i ritmi, oltre che fluidi, sono quasi aggressivi, non concedendoci altre pause al di fuori dei pepatissimi commenti di quel protagonista verso di noi, con il gusto di farsi avanti da un proscenio. Regge splendidamente quei commenti, e tutte le sfumature del personaggio, un attore come Larry David, degno, ad ogni svolta, della sua fama di attor comico di prim'ordine.  

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