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Beethoven autogestito

Lorin Maazel diroeetore della Symphonica d'Italia

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Potrebbe sembrare l'uovo di Colombo.  I musicisti si fanno promotori ed organizzatori di se stessi. Una pratica diffusa a Berlino ma alquanto desueta nel nostro Paese. È quanto va tentando con successo da un anno la Symphonica d'Italia, domani sera al suo debutto romano sotto la direzione di Lorin Maazel al Parco della Musica per la conclusione delle celebrazioni del September Concert. In programma la Nona Sinfonia di Beethoven, monumento alla fratellanza tra gli uomini e una Suite Andalusa del libanese Marcel Khalife. Non a caso ad illustrare le vicende della neocostituita orchestra, che ha alle spalle una quindicina di concerti nell'ultimo anno, è il presidente Tiziana Tentoni, al contempo primo dei secondi violini dell'orchestra: «Ci siamo costituiti nel 2002 come Filarmonica Toscanini di Parma. Per quattro anni siamo stati diretti da bacchette come Prêtre, Temirkanov e Maazel che nel 2004 ha accettato di diventare il nostro direttore artistico a vita. Per difficoltà nei finanziamenti ci siamo staccati dalla Fondazione Toscanini di Parma diventando Ente privato. Infine lo scorso anno siamo diventati un'associazione di musicisti autogestita ed abbiamo assunto il nuovo nome di Symphonica d'Italia a segnalare anche l'orgoglio di rappresentare in musica l'Italia nel mondo».  L'orchestra sarà di nuovo a Roma il 15 novembre per un concerto dedicato alla memoria di Itzhak Rabin. «La nostra orchestra – prosegue la presidente – lotta per il diritto a suonare e fare musica. Vogliamo dare vita ad un progetto nuovo, innovativo dal punto di vista artistico e gestionale». «La nostra è una struttura che guarda al futuro – rincara la dose il financial manager Bagnacavalli - è questa la struttura pionieristica del futuro che nasce da un'autoregolamentazione con partecipazione dei professori d'orchestra alla fase operativa e gestionale anche per ridare dignità al ruolo del musicista e addivenire ad una struttura agile e snella, poco costosa». Intanto l'orchestra si dà un gran da fare anche sul web dove su Facebook esiste il sito dei suoi fan. Insomma se il fine giustifica i mezzi, la Symphonica intende ricorrere a tutti quelli messi a disposizione dalla moderna tecnologia, per diffondere la musica d'eccellenza, soprattutto guardando alle giovani generazioni senza escludere la possibilità di dirette video on line. Insomma il futuro della musica è già cominciato.

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