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Record di star per Tornatore

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Cosìla cerimonia d'apertura della Mostra di Venezia inaugurata dal direttore Marco Müller e da Maria Grazia Cucinotta. Solo Sky Uno ha trasmesso la cerimonia inaugurale, ma non con la diretta, per molti anni garantita da RaiSat. Piersilvio Berlusconi, sul Lido per l'apertura col film «Baaria» di Tornatore, ne ha sottolineato la mancanza, dicendo ironicamente che «a saperlo l'avremmo seguita noi. Sky si deve rendere conto che non è più sola - ha continuato Berlusconi jr. - c'è un mercato della pay tv che si è ampliato con Mediaset Premium dove andrà in onda "Baarìa" e "Il grande sogno" di Placido. Gli investimenti su cinema e fiction italiani sono arrivati per Mediaset a 300 milioni di euro l'anno, oltre ai 65 milioni di Medusa, a testimoniare quanto crediamo nel rapporto tra cinema e tv», ha concluso confessando la sua passione cinematografica per Villaggio-Fantozzi, «film che ho visto decine di volte». Commozione, perplessità e tante immagini da interiorizzare in più di due ore e mezza di trama: queste le reazioni che ha suscitato a caldo tra tiepidi applausi la proiezione stampa di «Baarìa», primo film in concorso a Venezia (applaudito più tardi dal pubblico) con dialoghi nel dialetto di Baarìa, anche se il film uscirà nelle sale in duplice versione, in baarioto e in italiano. Giuseppe Tornatore, accanto a Giampaolo Letta, Ennio Morricone, e ai due protagonisti, Francesco Scianna e Margareth Madè (che interpreterà la Loren giovane per la fiction Rai), ha apprezzato il giudizio positivo del premier Berlusconi sul suo film. «Mi fa piacere che a Berlusconi sia piaciuto "Baarìa", soprattutto perché è una persona che la pensa diversamente da me in politica - ha detto il premio Oscar - Non sono affatto sorpreso che il premier si sia espresso come critico cinematografico: nella sua personalità così articolata e complessa può esserci spazio anche per questo mestiere. Come produttore, però, se è stato un produttore, non ci ho mai parlato». Nel kolossal costato 25 milioni di euro, con 300 attori nel cast e dal 25 settembre in 500 sale distribuito da Medusa, ci sono molti cenni autobiografici sulla vita del regista di Bagheria: «È il mio film più personale, 50 per cento verità e 50 d'immaginazione. Nel giovane protagonista dalle umili origini c'è tutto l'orgoglio, la fierezza, l'amor proprio di essersi fatto da solo. Come diceva Sciascia, si è siciliani con difficoltà. Sono cresciuto in una famiglia attenta ai rapporti con il mondo e con gli altri, ho imparato il senso della passione civile, una cosa che oggi si è purtroppo persa. Sarebbe bello che si insegnasse l'importanza della libertà e del dovere ai nostri figli».

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