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Il pianoforte di Marco Grieco suona nell'area archeologica

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Sì,perché gli appuntamenti - come quello di stasera col pianista Marco Grieco – si svolgono dinanzi ai fornici a piano terra del monumentale e bellissimo Teatro di Marcello, di età augustea. Marco Grieco è nato a Foggia, nel cui Conservatorio si è diplomato nel 2000, perfezionandosi in seguito col celebre pianista francese Thiollier e con Alexander Lonquich, e vincendo poi una ventina di Premi, tra cui nel 2008 il «Paolo Barrasso», il Premio Ars Nova e il «Bellini» di Gragnano. Attualmente Grieco è pianista accompagnatore di solisti – come Cecilia Gasdìa – nella Fondazione «Verona per Verona». In questa serata torrida ma dolcemente stellata, Marco inizierà col «Preludio e fuga in sol minore VKL I» di Bach e con la «Sonata K 310» di Mozart, per poi passare ad una scenografica panoramica su Franz Liszt. A uno dei suoi difficilissimi Studi trascendentali, il n.6 detto «Vision», seguirà il fascinoso e fresco «Les jeux d'eau à la Ville d'Este» di Tivoli, cittadina che per Liszt fu sempre d'elezione: infine dopo la «Ballata n.2», la lunga «Paraphrase» del Rigoletto di Verdi concluderà l'allettante serata musicale.

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