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E' morto David Carradine

David Carradine

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Era la personificazione stessa dell'uomo occidentale che dedica la sua vita alle tradizioni orientali: David Carradine, attore amatissimo di cinema e televisione, il «Bill» dei due «Kill Bill» di Tarantino, è morto ieri a Bangkok, dove stava girando un nuovo film. L'attore, che aveva 72 anni, un'età che non dimostrava, sempre in forma perfetta, è stato trovato privo di vita in una stanza di un lussuoso hotel della capitale della Thailandia. Attorno alla sua scomparsa un giallo: Carradine probabilmente si è tolto la vita, impiccandosi con il cordone di una tenda. L'altro giorno aveva salutato gli amici della troupe sul set, poi nessuno lo aveva più sentito. Chi gli era vicino non sa spiegarsi il gesto. Il suo manager, Chuck Binder, ha detto di essere «sotto shock». «La sua morte è una notizia scioccante e tristissima - si è sfogato Binder - David era così pieno di vita, sempre desideroso di lavorare. Una grande persona». Carradine era nato a Hollywood l'8 dicembre 1936, attore cinematografico e televisivo è stato un artista poliedrico: musicista, scultore, scrittore, compositore e, la passione della sua vita, maestro di kung-fu. Aveva studiato al San Francisco State College, specializzandosi in teoria musicale. All'inizio della carriera si diede anche al teatro, facendo pratica in una compagnia shakespeariana. Due anni nell'esercito e poi a New York dove esordì in alcuni spot pubblicitari. A Broadway portò in scena la piece «The Royal Hunt of The Sun», nella quale vestì i panni di un principe azteco. Negli anni Settanta esplose la «kung-fu mania» e negli States iniziò a girare l'idea di un telefilm che fondesse western e arti marziali. Il primo a farsi avanti come protagonista per il telefilm fu l'allora famoso Bruce Lee, al quale molti attribuiscono l'idea originale della serie. Ma alla fine per i telefilm «Kung Fu» e il ruolo del protagonista, Kwai Chang Caine, fu scelto lui, Carradine. Ma la carriera non si fermò lì. Tra le sue interpretazioni un ruolo importante, diretto da Martin Scorsese, in «America 1929 - Sterminateli senza pietà» del 1972. È stato poi il cantante Woody Guthrie in «Questa terra è la mia terra» del 1976, di Abel Rosenberg, che ha fruttato all'attore una nomination al Golden Globe. Nel 1980 è applauditissimo in «I cavalieri dalle lunghe ombre», di Walter Hills, nel quale David recita insieme ai fratelli Keith e Robert. Fra gli altri film che vanno ricordati: «You and Me» (1972), «Mean Streets». ancora di Scorsese (1973), «Il lungo addio» di Robert Altman (1973). Con Ingmar Bergman «L'uovo del serpente» (1977), e il recentissimo ruolo di Bill nei due «Kill Bill». Carradine era anche l'esponente, tra i più famosi, di una famiglia tutta consacrata a Hollywood: era figlio del'attore-mito americano John Carradine, scomparso nell'88, che aveva al suo attivo «filmini» come «Ombre rosse», accanto a John Wayne, e «I dieci comandamenti» con Charlton Heston. Tutti e quattro i figli di John hanno fatto gli attori. Oltre David: Bruce Carradine, Keith Carradine e Robert Carradine. David era famoso per i suoi ruoli da «duro», ma nella realtà aveva un cuore d'oro: «Ho pianto sette volte vedendo il film "Peter Pan" - ha detto recentemente - e il mio più grande desiderio è ora solo quello di andare in paradiso».

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