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Dina D'Isa [email protected] «Mi ritrovo ...

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Queste le parole pronunciate da Tom Cruise, nei panni del colonnello Claus von Stauffenberg, in una delle scene più significative del film «Operazione Valchiria», diretto da Bryan Singer e da domani in 400 sale distribuito da 01. Forti le polemiche che la pellicola ha suscitato in Germania, dove è stata girata: i tedeschi si sono sentiti offesi che Stauffenberg sia stato interpretato da un americano e per giunta discepolo di Scientology, setta bandita dalla Germania. Nonostante tutto, Cruise, il regista Singer e lo sceneggiatore Christopher McQuarrie, hanno continuato a difendere il personaggio anche nella loro giornata capitolina, culminata ieri nell'anteprima del film all'Auditorium della Conciliazione. «Lavorare in Germania è stato bellissimo, tra americani e tedeschi abbiamo fatto gioco di squadra e tiravamo fuori i libri di storia per capire bene cosa fosse accaduto. Le notizie sulla Germania ostile al film sono tutte false, anche perché la pellicola è stata finanziata dal governo tedesco - ha spiegato Cruise riguardo alla storia sul fallito attentato a Hitler nella Tana del Lupo il 20 luglio 1944 -. A Berlino abbiamo ricevuto 10 minuti di standing ovation e al di là dei titoli polemici o scandalistici dei giornali, la gente ha compreso la nostra volontà di rendere omaggio alla Storia. A scuola ci insegnavano che tutti i tedeschi erano nazisti, ma in realtà non era così: von Stauffenberg amava la famiglia e il suo lavoro e donò la sua vita nel tentativo di liberare il suo popolo. Da bambino odiavo Hitler, nei miei giochi lo uccidevo sempre e mi chiedevo come mai nessuno lo avesse fatto davvero». E a chi gli ha chiesto quali sono le qualità che ammira di più nelle donne, Cruise ha risposto che «le donne sono il vero dono di questa terra, belle, intelligenti, sensibili ed eleganti. Sono cresciuto con una madre single e con tre sorelle e so quanto hanno sofferto nel loro confronto con gli uomini. Fin da allora, pensavo che io non avrei mai trattato male una donna, le ho sempre rispettate ed amate. Ora mi piace anche sostenere i sogni dei miei figli e sono stato orgoglioso quando mio figlio Connor è stato scelto da Gabriele Muccino per recitare in "Sette Anime". Obama ha tutto il mio appoggio perché condivido la sua trasparenza e la sua comunicatività; lo appoggio anche nella sua apertura verso l'Islam: i popoli devono comunicare tra loro perché alla fine siamo tutti esseri umani, siamo tutti genitori e figli. Il mio entusiasmo per il cinema è ancora molto forte, cerco nuove sfide per conquistare un pubblico sempre più ampio, per questo ho recitato nello stesso tempo in film diversi come "Tropic Thunder" e Operazione Valchiria"». Il regista Bryan Singer, già noto per «I soliti sospetti», «X-Men» e «Superman Returns», ha poi aggiunto che «storicamente, all'interno dell'esercito tedesco, covava un profondo odio per il Führer. Sono ebreo, conosco bene l'Olocausto, anch'io da bambino giocavo a uccidere Hitler, ma sono sempre stato attratto dall'estetica nazista. Non è vero che Stauffenberg fosse un antisemita e un aristocratico che voleva distruggere Hitler solo perché lo considerava poco nobile. Queste sono cose scritte dalla stampa. In realtà, Stauffenberg era, al contrario, un uomo dalle idee chiare e già nel '38 voleva ammazzare il Führer e lo zio lo fece spedire sul fronte africano proprio per proteggerlo dalla sua intolleranza verso il regime». E anche lo sceneggiatore McQuarrie conferma che «se von Stauffenberg fosse stato nazista o antisemita non avrei fatto fatica a scriverlo e l'avrei reso tale senza problemi. Ho scritto "Valkirie" nel rispetto degli studi storiografici. Il nostro colonnello è stato oggetto di revisionismo storico ogni dieci anni: negli anni '50 era un eroe, mentre negli anni '70 le sue origini aristocratiche lo resero inviso soprattutto al movimento. In sessant'anni si è arrivati a quella che io definisco l'ignoranza informata: ma la storia è molto più complessa».

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