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I segreti della Marini in un libro

La copertina del libro di Valeria Marini

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Autobiografia scritta a quattro mani con Gianluca Lo Vetro della «diviiinaa» (così definita dal principe Giovanelli, con tante «i» e altrettante «a») edito da Cairo. Valeria Marini, l'ultima diva? «La cosa importante e avere l'affetto e la stima del pubblico. Per quanto riguarda il divismo, se gli altri ti definiscono così, un motivo ci sarà. L'importante è il riconoscimento che riesci ad avere all'esterno».   Nel libro c'è chi l'accosta ad un cartoon. Si sente più donna-Rubens? «Betty Boop, il cartoon, non mi ci sono mai sentita ma mi piacerebbe essere una donna di un dipinto di Rubens. Vorrei essere una donna uscita da un sogno».   Oltre a Jovanotti e a Cecchi Gori, c'è stato qualche altro amore «famoso»? «Sì».   Si può fare qualche nome? «No».   Chi sarà il futuro premier? «Ora il futuro premier è Berlusconi»   Cecchi Gori, nel libro è paragonato al «Re Sole» e soprannominato Duracell. Come va? «È stata una storia importante e coinvolgente».   Lo sente ancora? «Sì, ci sentiamo ancora».   Cosa sceglierebbe tra spot o film? «Film, dirette, palcoscenico, spot. Nel lavoro mi diverto e lo faccio sempre con grande passione».   Tornerebbe al Bagaglino? «Sì. E perché lo dovrei rinnegare, è un posto a cui devo così tanto e che mi ha dato tanto».   La moda? «La moda va avanti con successo».   Il suo regista preferito? «Mi piacciono molto Virzì, Ferzan Ozpetek... Adoro Almodovar».   Girerebbe scene osé per Almodovar? «Beh, sì».   Ovviamente nel senso inteso da Almodovar... «Certo, quando tu ti innamori di un regista...».   Sogni nel cassetto? «Innamorarmi veramente e farmi una famiglia. Sì, mi piacerebbe avere un bambino».   E il cazzotto con la Parietti? «Questo non lo sapevo, l'ho appreso dal libro».   Tradurrà il libro? «Una traduzione? No, ci penserà l'editore non io... Adesso ci sarà la "Christmas edition": accanto al libro sarà venduta anche una borsa. Un progetto di successo».

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