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Renée Zellweger ha prestato la sua voce nel cartoon "Bee ...

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Ed eccomi qui». Rimpianti per non aver fatto la giornalista? «A volte sì, sempre di più, non perché non mi piaccia il mio lavoro ma la società sta diventando così complessa che vorrei parteciparvi in maniera più legittima». Ama Roma, l'Italia, le piace il nostro Paese e che cosa le piace di più se si? «Dell'Italia mi piace tutto. È facilissimo fare una lista. Cominciamo dagli uomini, e poi il paesaggio, e poi gli italiani, il cibo, l'arte, l'architettura. Insomma proprio lo stile di vita. Gli uomini italiani sono al secondo posto nella mia lista. Una mia amica mi ha detto: "È incredibile ogni volta che me ne vado da Roma ho sempre mal di testa perché passo il tempo a girare la testa da una parte all'altra a guardarmi in giro". La mia amica ha perfettamente ragione». La vita è sempre più bella di un bel film? «È difficile rispondere a questa domanda. Per me forse si equivalgono, la vita ed un film comunque possono essere due cose meravigliose». A proposito di uomini italiani, ha mai amato un italiano? «Sì ma da lontano». L'ultimo suo film lei è la voce di un'ape, un bel film? «È stato veramente interessante è stato per quanto mi riguarda qualcosa di alquanto egoistico, ho detto subito si alla proposta. Non ho letto nemmeno il testo, non mi interessava il copione, volevo comunque partecipare ad un progetto come questo e mi si stava corteggiando da tempo in maniera molto delicata. Con Jerry mi ero incontrata a New York e poi pian piano me lo trovavo dappertutto in tanti altri eventi. C'era un progetto dietro la proposta e ho progettato un incontro proprio con il mio amico del cuore. E mi sono tuffata nell'impresa». Domani è sempre un altro giorno? «Oggi domani sempre, che bello vivere».

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