Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Da Camilleri a Carlotto e De Cataldo ma le vere «protagoniste» sono le città

default_image

  • a
  • a
  • a

È il progetto "Crimini", una collezione di film per la tv che coinvolge otto popolari giallisti e un gran numero di registi e attori spesso più visti al cinema che in tv. La serie andrà in onda su Raidue il mercoledì dal 6 dicembre e potrebbe avere sviluppi con un «Crimini 2» qualora l'esito del pubblico sia confortante. Prodotta da Rodeo Drive di Marco Poccioni, Marco Valzania e Giovanni Facchini con Rai Fiction, la serie racconta - hanno detto alcuni degli autori - l'Italia nella sua diversità recuperando anche una tradizione di letteratura poliziesca. Dopo la Catania di Camilleri, ci sono la Napoli di Diego De Silva, la Bologna di Carlo Lucarelli, l'Isola d'Elba di Giorgio Faletti, la Roma di Giancarlo De Cataldo, coordinatore del progetto, e a gennaio la Cagliari di Marcello Fois, la Padova di Massimo Carlotto e la Milano di Sandrone Dazieri. Si tratta di «un'operazione complessa - ha detto il direttore di Rai Fiction Agostino saccà - perchè sono otto racconti appositamente scritti per la tv. In questo modo la Rai torna alle proprie radici, penso ai "Racconti del maresciallo" di Mario Soldati». De Cataldo ha spiegato il progetto "Crimini": «La tv per me non è mai stata un insulto, anzi misurarci con la scrittura televisiva è stato per noi autori una bella sfida. Rispetto alla fiction in divisa da poliziotto o da carabiniere cui è abituato il pubblico abbiamo virato su un altro registro: se quella alla fine corre il rischio di essere consolatoria o rassicurante, la nostra invece pur non avendo crimini estremi, racconta un lato oscuro dell'Italia. E ne abbiamo parecchi tra corruzione, devastazione del paesaggio, accoglienza dello straniero». Beppe Fiorello è il protagonista del primo film tv in onda il 6 dicembre: "Troppi equivoci", da un soggetto di Camilleri trasposto in immagini da Andrea Manni. È la storia di uno scambio di persona e di due omicidi all'apparenza inspiegabili con Fiorello, ancora una volta "L'uomo sbagliato" che diventa una sorta di giustiziere privato. «Il pubblico televisivo, specie quello di Raiuno, è abituato a vedermi in personaggi del passato. Stavolta si trattava di una storia contemporanea, di un personaggio che mi somiglia malinconico e solitario e di una storia ambientata nella mia città natale, Catania. Era un'occasione da non perdere e anche - ha proseguito Fiorello - l'operazione furba di chi vuole avvicinare un pubblico che non ha, quello dei giovani che seguono Raidue». L'attore sta finendo di interpretare a Napoli una fiction per Raiuno su Giovanni Moscati, il medico dei poveri di fine '800 in una fiction diretta da Giacomo Battiato. «Poi sarò un pugile in una storia ideata da me con Alessandro Pondi, sceneggiata in due puntate da Andrea Purgatori e Paolo Logli intitolata "Il bambino della domenica" che sarà prodotta dalla Casanova da marzo per Raiuno. È ispirata all'adozione temporanea che pochi conoscono, una pratica per aiutare bambini disagiati a trascorrere un po' di tempo serenamente. Conto di riuscire ad ambientarla dove sono cresciuto, nella città di Augusta». Quanto alla programmazione dal 6 dicembre, fuori della garanzia pubblicitaria, Agostino Saccà ha precisato: «Dal 3 settembre al 10 giugno la Rai è sempre in garanzia, non c'è più questa distinzione, è sempre battaglia tutti contro tutti e a questo progetto ci crediamo». Prima ancora di vedere "Crimini" i racconti degli otto giallisti italiani sono stati raccolti in un'antologia che pubblicata da Einaudi in Stile Libero è stato uno dei successi editoriali di questa estate.

Dai blog