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Rossini batte Mozart nella sfida dei lavori giovanili

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Intendiamoci, niente di blasfemo, ma tra i tanti omaggi di questo anniversario mozartiano farli bene è cosa che si pensa spesso, ed è accaduto anche alla fine di «Die Schuldigkeit des Ersten Gebots», - «L'obbligo del primo comandamento» appunto - prima breve opera di Mozart andata in scena al Rossini Opera Festival in abbinamento alla prima scritta da Rossini, «La cambiale di matrimonio». Musicato con naîveté da un Mozart appena undicenne, questa nuova produzione di «Schuldigkeit» è abbioccata da una regia scialba e non priva di presunzione di Giovanni Agostinucci, su un libretto in tedesco infarcito di simboli religiosi e imperiali, che senza sopratitoli sono risultati ostili alla comprensione. Malgrado Gemma Bertagnoli e Ferdinand von Bothmer - rispettivamente nei ruoli allegorici della Misericordia e dello Spirito cristiano - siano stati interpreti raffinati, il resto del cast non brillantissimo e la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli hanno ulteriormente penalizzato l'esecuzione. Molto meglio è apparsa la «Cambiale», ripresa di un allestimento del 1991 di Luigi Squarzina che esaltava i lati più farseschi della partitura di Rossini fino a sfiorare la commedia all'italiana. Nonostante qualche punto debole, è apparso più solido anche il cast con in testa Fabio Capitanucci nel ruolo di Slook, l'americano che si compra la moglie per corrispondenza pagando con una cambiale. Altro che Cirque du Soleil, ecco il Cirque d'Alger: ovvero «L'italiana in Algeri», in una ripresa dello spettacolo del 1994 di Dario Fo, terza e ultima proposta del ROF nel 2006. Lievi contestazioni alla regia da parte del pubblico, ma i motivi sono chiari: tra mimi, saltimbanchi, acrobati e ballerini Fo costruisce un mondo parallelo, a tratti estraneo, all'opera, eppure gli va riconosciuto di saper scatenare la pressione esilarante di Rossini. Ed è grazie alla direzione di Donato Renzetti, in gran forma, a una splendida Isabella di Marianna Pizzolato, a un Lindoro leggero e funzionale di Maxim Mironov e a un prezioso Haly di Alex Esposito, coadiuvati dalla ottima caratterizzazione buffa di Marco Vinco e Bruno De Simone -Mustafà e Taddeo- che questa «Italiana» risulta spettacolo divertente e di alto livello musicale. Repliche fino al 20 agosto.

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