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Quei sogni di primavera davanti al video

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Hai un bel fare lo schizzinoso, ma se è finito «Zelig», c'è sempre «La fattoria». Uscito dal teleschermo il forzato-calvo Claudio Bisio dall'allegra faccia, Francesco Salvi, con faccia truce, impartisce ordini e cronometra le sfide tra i volontari che, in Marocco, vivono da «contadini», come li chiama Barbara D'Urso dal viso furbetto. Ma te li ricordi le belle immagini della bella Vanessa Incontrera, coconduttrice del varietà di Bisio? E, te le ricordi le corrucciate esternazioni di Katia Ricciarelli nel reality col cammello nella sigla? È finito anche «I raccomandati», raccomandatici da Carlo Conti. E allora? C'è sempre il rendez-vous con la soap nazionale «Un posto al sole». Ma è finito anche «Don Matteo». Terence Hill, portatore di una faccia serena, se n'è andato in Brasile. E, allora? C'è sempre Fabio Fazio con «Che tempo fa»: l'appuntamento di fine settimana ci riporta alla mente un simpatico, familiare Colonnello (poi Generale) Edmondo Bernacca con gli anticicloni delle Azzorre. Travolto nel plot «Orgoglio», tra Pietro e Celeste è definitivamente finito il grande amore. Ma «Amore» trionfa: il sigillo di garanzia si chiama Raffaella Carrà. E dal 1994, «Stranamore» si rivolge alla sfera affettiva delle persone avvicinate dalla TV per un faccia-a-faccia tra «innamorati» suggerito da Emanuela Folliero. E voilà! Innamorato anche il Commissario rude, dalla faccia impenetrabile. Imbocca la via degli sponsali e lascia il video caratterizzato dal suo tormentone: «Montalbano sono!». Ma c'è la riccioluta Antonella scesa dal treno dei desideri e impaccata negli «Affari tuoi», cui le si addice una considerazione: «Di "La prova del cuoco", miss buona forchetta, la Clerici sono!». Avanti, prego. Finita la vetusta trasmissione proposta da Gerry Scotti, «La corrida» ci ricorda le 120 facce soddisfatte dei dilettanti allo sbaraglio: molti per professionalizzarsi, bivaccarono come poterono nella perigliosa vegetazione che «L'isola dei famosi» offriva loro, vuoi che si chiamasse Walter Nudo, impelagatosi con la Giulia della Clinica Life dove si manifestava l'Incantesimo o che rispondesse al nome di Antonio Zequila, protagonista di un clamoroso, giustificato scontro verbale con Adriano Pappalardo. E te le ricordi quelle inquadrature sul mimico volto del Principe Totò che quisquilia. «Ma mi faccia il piacere!». Ovvia, op-là. Che dice? I mugugni? Le risatine di gola? Quelle strizzatine d'occhi dell'indimenticabile Gilberto Govi? Una grande lezione di mimo. Certo. Come? Il discorso attorno alla faccia potrebbe continuare? E perché, no. Prego. Si accomodi. Faccia lei.

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