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Montecarlo

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Mecca del circo

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Quello del 2006 che si svolgerà dal 19 al 27 gennaio e che verrà trasmesso in autunno in tv su Rai 3 sarà il primo senza il compianto principe Ranieri III, scomparso lo scorso 6 aprile. Fu proprio lui, insieme alla sua amata consorte, l'attrice e principessa Grace Kelly, che volle creare l'appuntamento dedicato al mondo del circo. Era il 1974. Il principe ingaggiò il «nostro» circo di Liana, Nando e Rinaldo Orfei per l'organizzazione. Fu subito un successo. Per cinque giorni il principato si era vestito a festa e aveva accolto curiosi e appassionati di questa antica arte provenienti da tutto il mondo. L'anno successivo toccò alla famosa famiglia circense francese dei Buglione curare la promozione dell'evento. Fu proprio nel 1976 che iniziò la svolta con un lungo rapporto con la dinastia di Ferdinando Togni, con i figli Willy, Bruno ed Enis Togni che collaborarono a stretto contatto con il principe fino al 1993. «È stata un'esperienza straordinaria - racconta Enis Togni, titolare del più grande circo europeo a tre piste che porta il nome di «American Circus» - Lavorare a contatto con Ranieri III è stato fantastico, ci ha insegnato tantissimo. Il principe è stato una persona straordinaria e competente che ci ha permesso nel 1986 di realizzare l'attuale chapietaux permanente. Fu una grande impresa, non era mai esistita una struttura fissa di tela così grande e non nascondo la preoccupazione quando cominciammo ad eseguire i lavori per il montaggio. La sorte ha voluto che qualche mese dopo una tromba d'aria la spazzasse via in pochi secondi. Ma ricordo come fosse ora che il principe non si perse d'animo e mi chiese di rimettere in piedi la struttura in meno di un mese. Mi impegnai con i costruttori per far ripartire la macchina organizzativa e quando arrivò il nuovo tendone fu una vera e propria festa. Sono vent'anni che quella struttura ospita i più grandi artisti del mondo ed è ormai diventata un simbolo di quel principato». Insomma, un festival che parla molto italiano non soltanto per l'organizzazione ma anche per i tanti artisti nostrani che vi hanno preso parte e hanno avuto importanti riconoscimenti. Dopo l'uscita della famiglia Togni è arrivata la dinastia dei Knie, il più importante circo svizzero che ancora oggi collabora con il principato di Monaco per il festival. La manifestazione dunque ha avuto momenti straordinari ma anche momenti terribili. Uno dei più brutti è stato quando nel 1982 scomparse in un incidente stradale la principessa Grace. In quell'anno la manifestazione fu annullata in segno di lutto. Fu proprio Ranieri III che l'anno successivo pretese che il festival ripartisse come sempre e nonostante il duro colpo che la famiglia reale aveva subìto, il principe, con i figli Alberto, Carolina e Stéphanie, ha sempre presenziato alla manifestazione. Un secondo stop al festival è avvenuto nel 1991 durante la guerra del Golfo. E oggi in occasione di una ricorrenza così importante un'altra dura prova, quella di non vedere più sotto lo chapiteaux di Fontevieille Ranieri III di Monaco. La presidenza del Festival l'ha voluta assumere la figlia più piccola, la principessa Stéphanie, che ha sempre mostrato il proprio amore per il circo. Quest'ultima ha anche condiviso il proprio cuore con il direttore del circo svizzero, Franco Knie, al quale è rimasta legata per qualche anno, mentre ultimamente lo è con il giovane verticalista portoghese Adam Presez. Ma anche questa storia sembra ormai essere caduta nel dimenticatoio. L'unica cosa certa è che la bella principessa in onore del padre e del trentesimo anno della manifestazione ha voluto portare a Montecarlo tutti i vincitori dei Clown d'oro e d'argento delle passate stagioni. In questi anni sono state assegnate 53 statuine d'oro, 118 d'argento e 15 di bronzo. I russi sono quelli che hanno vinto più statuette d'oro, ben 11, seguiti a quota 9 da Cina e Corea. L'Italia, insieme agli

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