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Antonella diventa attrice e scrittrice

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«Non solo ricette, darò alle stampe un romanzo. E sarò in una sit com»

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Niente a che fare, però, con le «carrambate» di Raffaella Carrà. Intanto la conduttrice ha recentemente festeggiato le mille puntate del suo programma di punta «La prova del cuoco» in onda nella mattinata di Raiuno e gratificato dal consenso del pubblico. Al punto che la Clerici, assieme ad Anna Moroni sua assistente in studio, si è cimentata per la seconda volta, come scrittrice, pubblicando un libro singolare, «Oggi cucino io 2» seguito del primo che ha venduto 400 mila copie, nel quale propone menù per tutte le ricorrenze e le occasioni. Dal calcio, alla cucina, a Sanremo, e adesso alla scrittura. Ed è prevista anche la recitazione. Dove vuole arrivare? «Ho trovato la mia giusta collocazione con "La prova del cuoco" ma è gratificante come artista mettersi alla prova in ruoli differenti che ne confermino la crescita professionale. Scrivere di cucina è stata un'esperienza esaltante ma adesso desidero confrontarmi con un vero e proprio romanzo raccontando una storia di sentimenti.È vero, ho anche in cantiere una sit com da protagonista. Spero di poter iniziare le riprese nell'estate del 2006. Sarà un progetto allegro e familiare». Intanto si prepara ad occupare il sabato sera di Raiuno. In che modo prenderà il testimone di «Ballando con le stelle»? «Sono consapevole che oggi sbagliare un programma significa affrontare un processo. Credo però che "Il treno dei desideri" per gli argomenti che affronta sarà uno spettacolo per tutta la famiglia». Un personaggio schiettamente televisivo come lei che opinione ha della Tv di oggi? «Credo che il livello qualitativo si stia abbassando. L'importante oggi, non è arrivare ad essere qualcuno dopo anni di sacrifici e di gavetta, ma solo apparire. Sono balzati ad effimera notorietà personaggi del tutto sconosciuti. Rappresentano la parte meno nobile di quel sottobosco televisivo che pure ha la propria dignità. Certo, serve a poco oggi studiare, impegnarsi, quando è così facile approdare in Tv». Il problema è che forse ci sono troppi reality. «Io non demonizzo i reality: li considero un gioco, un meccanismo gradevole in cui si sa che i personaggi vengono, giustamente, in qualche modo guidati. Bisognerebbe solo limitarne la durata Ritengo, infatti, che la prima serata dovrebbe concludersi alle 22,30. Chissà se un giorno si mettessero d'accordo tutti i conduttori». Cosa pensa del Sanremo affidato a Panariello e delle recenti vicissitudini di Paolo Bonolis suo ex partner al festival? «Sono certa che Panariello farà vivere intense emozioni. Il giudizio su Bonolis è inficiato dal grande affetto che nutro per lui». Casa guarda in Tv? «Dipende dall'umore: dalla fiction ai telefilm. Mi diverte anche seguire quella Tv giovanilistica che io non so fare: mi riferisco ai programmi di Italia uno ed a "Le invasioni barbariche" di Daria Bignardi su La7».

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