Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Gassman cattivo nel film-spot

default_image

  • a
  • a
  • a

MA CHE «fumettone» questo «Transporter: Extreme», film che offre un'ora e mezza di immagini spettacolari intervallate qua e la da qualche fugace dialogo, così tanto per permettere allo spettatore di riprendere fiato. Protagonista è lo spigoloso Jason Statham, già interprete dell'interessante «Snatch - lo Strappo» (del 2000) e del primo «The transporter» (2003), ma la nuova pellicola tutto è meno che un sequel, può essere vista indipendentemente dalla precedente, dalla quale riprende solo temi, atmosfere e il nome dell'eroe: Frank Martin. Il film è un thriller avventuroso: gli inseguimenti in auto si susseguono spettacolari tra lotte e sparatorie. La macchina da presa è molto attenta alla splendida vettura del protagonista alla quale, senza ipocrisie, il film fa decisamente pubblicità, così come ad altre auto ed a numerosi gadget puntualmente presenti in molte inquadrature. In ossequio a questo i ritmi sono da spot, con immagini veloci come in un videogame e ritmate con lo stesso stile dei clip musicali. Una storia senza pretese, con una bella mamma disperata e un bambino da salvare, offre lo spunto per scene che appaiono come un collage di omaggi al grande cinema di azione di tutti i tempi. Così l'accatastarsi di auto della polizia, messe in scacco dall'eroe in fuga, ricorda certe scene finali di «The Blues Brothers» (1980) e qualche 007 degli anni Settanta. La bella e cattivissima Kate Nauta, armata con ben due mitragliatrici, sembra la figlia, ben cresciuta, di quella Daryl Hannah che nel 1982 faceva la replicante in «Blade Runner» di Ridley Scott. Il duello finale su un aereo impazzito strizza l'occhio al più classico dei James Bond: «Goldfinger», del 1964. Nel frastuono di spari e inseguimenti si muove, con eccezionale padronanza, Alessandro Gassman che, messi per un po' da parte impegni teatrali, fiction e commedie, ha sapientemente costruito un bel personaggio di cattivo: con un pizzico di accento napoletano, istrionico, quasi cordiale, ma non per questo meno letale e convincente. E se qualcuno si chiedesse qual è la vera forza di questo film spot-balletto (che ha sbancato i botteghini di mezzo mondo), ecco la risposta: è un grande film d'avventura che può mettere d'accordo tutta la famiglia. Non è un pregio da poco.

Dai blog