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Meryl Streep sarà la moglie del ministro della Giustizia: fu la prima che coinvolse la Casa Bianca. Con lei nel cast Bening e Paltrow

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E lo fanno a modo loro: rivedendo la vicenda attraverso l'occhio del cinema. Per il prossimo anno potrebbero arrivare ben tre pellicole dedicate allo scandalo, più di quelle che da allora, erano gli anni Settanta, sono state girate fino ad oggi. Un po' come hanno fatto con Sacco e Vanzetti i cittadini degli States Nixon prima «se lo sono messo all'anima» e poi l'hanno riabilitato, con una digestione dell'intera epopea Watergate, ultimo grande evento mediatico orchestrato dalla carta stampata, che è stata contraddistinta da ansia, dolore e anche molte lacrime di coccodrillo. Tutto da parte del pubblico che vi ha assistito come si fa con un musical. Allo scandalo Watergate Hollywood, fino ad oggi, aveva dedicato solo due film: «Tutti gli uomini del presidente», giallone avventuroso con Robert Redford e Dustin Hoffman di Alan Pakula, arrivato a ridosso dello scandalo, nel '76, e l'inquietante «Nixon» firmato da Oliver Stone nel '95. Il caso Watergate tornerà con un film tutto al femminile e affollato di star. Meryl Streep sarà Martha Mitchell, moglie dell'allora ministro della Giustizia statunitense John Mitchell. La Mitchell fu la prima persona a coinvolgere esplicitamente la Casa Bianca nella vicenda che portò Nixon alle dimissioni. Annette Bening sarà la giornalista alla quale arrivano le indiscrezioni e Gwyneth Paltrow vestirà i panni di Maureen Dean, moglie del consigliere del Presidente John Dean. Nel cast anche Jill Clayburgh che interpreterà il ruolo di Pat, la first lady, moglie di Richard Nixon. Il film, che non ha ancora un titolo, sarà diretto dal regista televisivo Ryan Murphy e prodotto da Brad Pitt. La storia è ispirata al dramma teatrale «Dirty Tricks», di John Jeter, che sta collaborando alla sceneggiatura. Il titolo della piéce teatrale significa «sporchi imbrogli» e nasce dall'assonanza con il nomignolo che con feroce ironia venne affibbiato a Nixon durante lo scandalo: «Tricky Dicky»: «Riccardino l'imbroglione». Altro film arriverà per volontà di Tom Hanks che con la sua compagnia di produzione, la Playtone, ha acquistato i diritti per una pellicola sulla vita dell'ex funzionario dell'Fbi Mark Felt. L'ex agente ha recentemente rivelato di essere l'informatore chiave della vicenda Watergate, il nome non vi dirà nulla, ma molto di più farà il soprannome con il quale è passato alla storia: «Gola profonda». Tom Hanks, che probabilmente sarà anche il protagonista del film, si è aggiudicato i diritti pagando un milione di dollari. Felt, oggi novantunenne, non si trova in buone condizioni di salute e i suoi familiari hanno ammesso che la decisione di svelare i segreti è giunta per fare cassa e affrontare la sfavorevole situazione economica. A questi due progetti, che hanno buona consistenza, si aggiungerebbe un sogno di Robert Redford che vorrebbe realizzare un seguito di «Tutti gli uomini del presidente». Storia, regista e attori, per il momento, sono ancora da stabilire. Dietro a tutto questo rifiorire di interesse per lo scandalo Watergate aleggia la figura di Richard Nixon, che, con Eisenhower, divenne vicepresidente esibendo i suoi conti bancari (in rosso) e affermando che tutto quello che faceva lo faceva per gli Stati Uniti d'America. Nixon poi fu presidente, cadde nella polvere, ma quando morì, nel '94 era un uomo rispettato da tutti, al quale si riconosceva che tanto aveva fatto di buono e che aveva sbagliato cercando di fare il bene degli Stati Uniti d'America. E questo, all'alba del Terzo Millennio, evidentemente non è poco.

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