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«Negli Usa c'è il culto della recitazione Da noi ci si arrangia con le fiction»

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Ma il sogno di Debora Caprioglio mira al grande schermo internazionale che potrebbe anche farla approdare ad Hollywood. L'attrice per la prima volta, parla dell'inizio di un nuovo rapporto sentimentale, dopo la traumatica conclusione, due anni fa, del suo legame con il regista Geppy Glajeses. Parliamo, innanzitutto, della Tv. Cosa l'attende nella prossima stagione? «Tornerò nella nuova edizione di "Buona domenica". Il mio compito sarà di raccogliere storie di vita da parte di gente comune aiutando i protagonisti a raccontarle. E non è escluso che possa mettermi alla prova anche in ruoli differenti. Anche come attrice resterò a Mediaset, nella nuova stagione, dopo aver girato due fiction per la Rai. Sarò nel cast di una miniserie di cui attualmente si sta concludendo la definizione del cast». Il suo obbiettivo è il grande schermo. Come mai proprio in un momento così precario per il cinema di casa nostra? «La verità è che sogno il cinema internazionale, con preferenze verso quello francese ed americano. Approdare ad Hollywood è stato il sogno dei miei vent'anni. Solo adesso mi rendo conto delle difficoltà che incontrano gli attori italiani desiderosi di sfondare oltre oceano, dove esiste il culto della recitazione. Nessuno, infatti, è mai riuscito a trapiantarsi stabilmente negli USA. Ma già lavorare oltre confine per me sarebbe una gratificazione». Con chi le piacerebbe lavorare? «Con Ozpetek e Mel Gibson. Ma anche con la Archibugi e Bertolucci. E tra gli attori Sean Connery ed il nostro Sergio Castellitto». Eppure la fiction le ha dato tante soddisfazioni. «Come genere la fiction ha rappresentato la salvezza per tanti registi ed attori di talento che, altrimenti, con la crisi del cinema, sarebbero restati disoccupati. Fortunatamente, oggi, costituisce l'unico mezzo, prestigioso, indubbiamente, in grado di assicurare una dignitosa continuità professionale. Purtroppo una storia raccontata in Tv si brucia, mentre può entrare nella storia se narrata al cinema». Intanto sta per tornare a teatro. «Il 23 luglio alla Versiliana sarò la protagonista femminile di "La donna di Samo", commedia di Menandro. Con la regia di Francesco Branchetti, accanto a me, nel ruolo del protagonista maschile ci sarà l'attore Sergio Fiorentini. Lo spettacolo, con il quale per la prima volta mi cimento in un antico testo classico, sarà presente, per tutta l'estate, nei principali festival teatrali italiani e nelle maggiori località archeologiche del Lazio». Sembra che viva una congiuntura favorevole sia professionalmente che nella vita privata. «La mia esistenza è serena. Frequento una persona che vive all'estero e che non appartiene al mondo dello spettacolo. Tra di noi esiste un legame che sta prendendo piede lentamente, con molta cautela». Che tipo di telespettatrice si considera? «Sono una consumatrice di Tv che adora i film ma segue anche il varietà, l'intrattenimento e la fiction. Il target di pubblico italiano è prevalentemente anziano per cui non condivido la scelta di azzerare quasi in estate la programmazione televisiva, riducendola a sole repliche».

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