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Alla riscoperta del cinema futurista

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Le proiezioni di «Cretinetti che bello!» e «L'uomo meccanico» restaurati

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Ne sono prova, tra i non tantissimi film, due opere come «Cretinetti che bello!», del 1909, e «L'uomo meccanico», 1921, che il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta l'11 gennaio al Cinema Massimo. L'accompagnamento musicale dal vivo ad improvvisazione è a cura di Stefano Maccagno (direzione e pianoforte), Alessandra Masoero (flauto) e Marco Puxeddu (percussioni). La serata è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la Regione Piemonte e la Cineteca del Comune di Bologna in occasione della bella mostra «L'estetica della Macchina. Da Balla al futurismo torinese», organizzata dalla Regione Piemonte e curata da Ada Masoero, Renato Miracco e Francesco Poli a Palazzo Cavour fino al 30 gennaio 2005. I due film sono due celebri muti entrambi diretti e interpretati dallo straordinario comico Andrè Deed, creatore del personaggio di Cretinetti per la «Itala Film» di Torino, di Giovanni Pastrone. La comica «Cretinetti che bello!» e il lungometraggio «L'uomo meccanico» sono sempre state associate al movimento marinettiano per temi, movenze e soluzioni stilistiche. «Cretinetti che bello!» è una copia conservata dal Museo Nazionale del Cinema: racconta di Cretinetti che riceve a casa l' invito a un ricevimento di nozze da parte di un amico. Si mette un elegante vestito ed esce di casa. Una gelataia, appena lo vede, si innamora di lui e prende ad inseguirlo. A poco a poco si forma dietro di lui una lunga coda di donne folgorate dalla sua apparizione. Giunto in un parco, viene raggiunto e fatto letteralmente a pezzi. Secondo lo studioso David Robinson, la comica influenzò Buster Keaton in «Seven chances». «L'uomo meccanico», presentato in una copia restaurata e conservata dalla Cineteca del Comune di Bologna, racconta invece di uno scienziato che inventa un apparecchio mosso da onde elettriche con la fisionomia di un gigante umano. Si muove, corre, abbatte, brucia, distrugge con una potenza formidabile. Una banda di malfattori, capeggiata da una donna, uccide l' inventore per impadronirsi dei piani, ma viene catturata. La donna, però, si libera e costruisce il mostro. Il mondo viene messo in subbuglio dall' uomo meccanico finchè non interviene il fratello dello scienziato che mette a posto la situazione. Il film venne prodotto dalla Milano-film.

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