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MILANO — Elegante nel suo cappotto smoking in cachemire da sera, ma con i capelli legati in code e treccine ...

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Abiti che mettono ben in evidenza la silhouette maschile, con giacche più corte e pantaloni dal taglio affusolato. Molto tweed di cachemire, loden, morbidi velluti. Ma anche pelle per i giacconi e montoni pastello. Grande ritorno della cravatta, ma alla camicie preferisce le maglie dolcevita. Cappotti e impermeabili sono foderati di visone. Dopo tutti gli eccessi delle scorse stagioni si torna al minimal. Nel senso di semplice, personale, quindi anche più sexy. La retromarcia l'ha ingranata Miuccia Prada, che ha lasciato briglia sciolta all'inventiva solo in qualche capo più sportivo. I cappotti e le giacche di lana sono stati stirati fino ad apparire pressati, come appena usciti da un baule. Rispolverati i tessuti come il loden e stoffe per camicie con disegnini. Ciascuno può abbinare come crede ogni capo. Il pantalone da smoking stretto in fondo indossato con un golfino grigio. Il completo da campagna con gli scarponcini con i tacchetti come quelli dei calciatori. Cavalli definisce la sua collezione sobria. Sobria perchè le pellicce non sono opulente e ostentate ma rivestono l'interno di cappotti e giacconi, i jeans non hanno piume di struzzo, ma ricamini sull'orlo e intarsi a patchwork. L'ispirazione fluttua tra Gunther Sachs e un Mick Jagger. Gli anni sono i Settanta, in epoca da seduttori rock e sfacciati. C'è la giacca di smoking blu petrolio abbinato ai jeans con balze quasi invisibili e ricami. I pantaloni in pelle shearling con camicie di raso azzurre e rosa, i giacconi con l'interno di leopardo e i cappotti in cavallino. Le linee sono comunque semplici, poco appariscenti, rispetto al solito Cavalli, perché è sulla lavorazione che gioca la fantasia. Cacciatori sì, ma a caccia della natura per Antonio Marras, stilista sardo che si appresta a sbarcare a Parigi, dove disegnerà la griffe Kenzo. Ecco quindi il tipico abbigliamento di chi va a sparare ad animali e uccellini trasformato in capi che sembrano fatti apposta per girare tra monti e boschi, con un fiorellino in bocca, zainetto in spalla, accarezzando cuccioli di cerbiatto e soccorrendo nidiate cadute dagli alberi. Le cartucciere sono diventate cinture, i fucili sono di cartone. Gilet sdruciti di lana secca color zucca con un uccelli stampati sopra, e i pantaloni in velluto millerighe verde militare sono infilati negli anfibi e negli stivaloni. Velluto nero per la sera e le occasioni eleganti da Alessandro Dell'Acqua che però ha voluto illuminare il tutto con un tocco di arancione. Grande attenzione per la maglieria, jaguard e occhio di pernice. Inoltre montgomery di lana cotta blu tagliato a vivo o giubotti con sciarpa incorporata al posto del collo. È dedicata allo scrittore-esploratore Bruce Chatwin la nuova giacca di Fay che si ispira ai grandi viaggiatori del passato. Cerruti, invece, spazia dal classico alla leggenda con i giubbotti che ricordano armature rinascimentali. Infine la tradizione inglese lavata nel futurismo per Extè.

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