Pieraccioni, aria di matrimonio
Ribatte Alessandro Haber «Forse un po' melanconico...». «Ma cosa dici, Haber stai zitto! Che poi la gente non va a vedere il film perchè crede sia triste. A Natale si vuole ridere». Sta un po' tutta qui la filosofia delle pellicole in uscita in questo periodo dell'anno e l'ultimo film del regista toscano, «Il paradiso all'improvviso», nelle sale in 500 copie da domani, non fa certo eccezione. Anzi. Una storia d'amore, che questa volta si conclude con un bel matrimonio, ed in mezzo tante risate. «Credo nella famiglia, sono stufo di rappresentare single incalliti che alla soglia dei quarant'anni ormai fanno un po' pena» continua Pieraccioni. E per raccontare la nuova parabola, forse con qualche spunto di riflessione in più rispetto ai suoi ultimi due lavori, ha voluto accanto a se un cast di attori di ottimo livello. Una formidabile Anna Maria Barbera, in arte televisiva Sconsolata, che qui fa Sonia («Ci siamo intesi subito - dice di lei il regista - sembrava fossimo al quinto film insieme»), Rocco Papaleo nell'insolita veste di un riccone dalla folta capigliatura bionda. Alessandro Haber nel ruolo di un impenitente zitello, contrariamente alla sua vita privata che lo vedrà invece padre tra pochi mesi. Due uomini sempre pronti a giocarsi la vita a dadi per sfuggire alle responsabilità. La "vamp" di turno, Angie Cepeda (nella foto con Pieraccioni), bellezza colombiana molto famosa nel suo Paese anche per aver partecipato a numerose telenovelas. «Non conoscevo Pieraccioni, aveva fama però di ragazzo terribile, mi ha convinto a lavorare con lui solo quando ho visto "Il ciclone" - ha detto l'avvenente attrice che in questo momento vive a Los Angeles, intenzionata però a tornare in Italia qualora arrivassero altre proposte - Dopo un anno difficile per la scomparsa di mia madre volevo divertirmi». Pieraccioni è talmente entusiasta della sua protagonista da... chiedere la sua mano. «Ha detto che mi darà una risposta giovedì - scherza - Al momento sono sfidanzato ma credo nella coppia». L'estro dell'artista fiorentino non si ferma tuttavia al cinema. La sua seconda anima, come lui stesso la definisce, quella più triste e profonda, ma raccontata con la consueta leggerezza che lo caratterizza, l'ha profusa nel suo terzo libro, «A un passo dal cuore» «Qui è racchiusa la mia esistenza, quella da mezzanotte in poi - spiega - Sono spunti di sceneggiature mai completate, tutti ad un passo dal cuore. Parlo di persone che non sono mai riuscite a realizzare i propri desideri o, magari, gli è mancato poco per vederli compiuti».
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