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A sorpresa in gara anche la Palestina

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OSCAR

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Tra i 55 film in lizza ci sono l'acclamata pellicola russa «Il ritorno» del regista Andrej Zvjagintsev, trionfatrice nel Festival di Venezia, e il film francese «Bon voyage» di Jean-Paul Rappenau. Tra le pellicole che si son fatte più notare nei festival dei mesi scorsi figura anche il palestinese «Intervento divino» di Elia Suleiman, che racconta scene di vita disperata (tra realtà e fantasia) nei territori rivendicati dai palestinesi e occupati dagli israeliani. Il film di Suleiman ha vinto il prestigioso premio della giuria nel 2002 a Cannes. La partecipazione di questo film agli Oscar ha suscitato polemiche da parte di coloro che sostenevano che la Palestina, non essendo ancora un paese riconosciuto, non poteva partecipare agli Oscar. Ma la Academy ha manifestato parere diverso. Tra i film più quotati in lizza vi sono il danese «Ricostruzione» (presentato con successo a Cannes), il portoghese «Un film parlato» di Manoel de Oliveira (nella foto) il tedesco «Good bye, Lenin!», il canadese «The Barbarian Invasions» e il film di Hong Kong «Internal Affairs». Il record delle 55 partecipazioni (una più dello scorso anno) è stato raggiunto dalla Academy grazie ai film di tre paesi che finora non avevano mai partecipato agli Oscar: oltre alla pellicola palestinese, anche Mongolia e Sri Lanka hanno presentato quest'anno, per la prima volta, pellicole in gara. La Mongolia, con «The Story of the Weeping Camel», racconta con stile da documentario una vicenda ambientata nel deserto del Gobi mentre il film dello Sri Lanka («Mansion by the Lake») narra la storia di una vedova che lascia Londra dopo molti anni per tornare al suo paese di origine incontrando problemi imprevisti. Le candidature agli Oscar saranno annunciate dall'Academy il 27 gennaio a Los Angeles. Le statuette più prestigiose del cinema saranno consegnate il 29 febbraio, con un mese di anticipo rispetto alla tradizione degli Oscar.

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