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Bach o Wagner in ufficio, Vivaldi a tavola

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La classica aiuta a tenere la concentrazione e rilassa. Rock, pop e suoni elettronici per lo sport

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Gli studiosi di tutto il mondo dimostrano che la musica può avere un valore fondamentale in una gran parte delle attività svolte dall'uomo. Esiste una musica giusta per lavorare. Una per studiare. Una per fare acquisti. Una per fare sport. Come aumentare la produttività dei dipendenti di un'azienda? La musica ideale per un ufficio a predominanza femminile è quella scritta dal compositore tedesco Johann Sebastian Bach o da Richard Wagner. È importante che la musica sia tonica ed energetica in modo da rinvigorire la pressione usualmente bassa delle donne. Per gli uomini una musica decisamente più rilassante come quella composta da Gustav Mahler e da Sergei Rachmaninov. Melodie dai toni smorzati per gli ascoltatori di sesso maschile, più predisposti ad avere la pressione alta. La musica classica, in ufficio o a casa, è comunque un antistress, indipendentemente dal sesso di chi la ascolta. È ottima per ottenere una buona concentrazione, negli affari e nello studio. Si dice inoltre che se una persona durante l'arco di una normale giornata ascoltasse in due momenti diversi (della durata di 10/15 minuti ciascuno) questo genere di suono, sarebbe in grado di accettare meglio se stessa e gli altri. I livelli di stress diventerebbero più bassi. Per i suoi effetti sedativi, la classica è utilizzata come profilassi e prevenzione per stati di nervosismo, di ansia, di angoscia, o per affrontare difficoltà di ordine psicosomatico come cefalee, stanchezze muscolari, forma asmatiche, ecc. Ovviamente, se ci aiuta a rilassarci, non è indicata per fare sport. Un rock sfrenato o un pop inglese energico risultano più adatti per chi deve affrontare un allenamento. In bicicletta o a piedi. I suoni elettronici e computerizzati, tipo discoteca, sono ideali per spinning e funky. La dance più commerciale per step e aerobica. Infine, secondo le ultime scoperte, le opere di Antonio Vivaldi stimolano l'appetito dei clienti al ristorante. Se il compositore accompagna il menù, alla fine del pasto dolci, frutta e superalcolici affiorano sul tavolo in abbondanza.

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