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Quel veggente che affascinava Einstein

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In un libro di Allegri gli scritti autobiografici del tanto discusso sensitivo torinese

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Mistero da vivo (nato a Torino nel 1903) è diventato leggenda da morto (nel 1994). Renzo Allegri, giornalista, per anni inviato nel mondo del paranormale, dedica un libro («Rol, il grande veggente») all'ambigua figura. E lo fa regalando un'«ultima notizia» sul torinese dei miracoli: gli articoli che Allegri scrisse agli inizi del '77 sul sensitivo, sui suoi incontri e gli strabilianti esperimenti casalinghi, prima della pubblicazione furono rivisti e riscritti dallo stesso Rol. Era il patto che c'era tra i due. In quei pezzi giornalistici Rol ha nascosto la sua autobiografia, le sue confessioni sull'aldilà. Per afferrare l'importanza della rivelazione va inquadrata l'originalità del protagonista, credente e riservato. Rol ha stupito scienziati - (Einstein e Fermi), capi di Stato (De Gaulle, Mussolini, Hitler), artisti (Dalì, Picasso), poeti e filosofi (d'Annunzio e Croce). E i nomi degli eccellenti ammiratori sono solo una parte. Di lui hanno scritto in molti, tanti. Dipingeva a distanza, nella semioscurità, usando colori, tela e pennelli. Materializzava oggetti, riduceva una pillola effervescente alla grandezza di una mentina, scomponeva e ricomponeva la materia a suo piacimento. Guariva. Con un soffio: «Non imponeva mai le mani come fanno in genere i guaritori - scrive Allegri - preferiva fare i "soffioni verdi". Poneva un fazzoletto bianco sulla parte sofferente, teneva con la mano destra il mignolo della mano sinistra del paziente, per "fare circuito chiuso", poi si metteva a soffiare. Diceva:" Dio per creare l'uomo ha soffiato sulla creata e così è nato Adamo. Il soffio possiede una energia vitale incredibile"». Rol leggeva i libri, sempre a distanza: veniva scelto a caso (tramite carte da gioco) il numero della pagina di un volume e lui ripeteva il testo. Faceva comparire carte da gioco nelle auto dei suoi amici. Scriveva su pezzi di carta piegati che erano in mano ad altri. Per lui non esistevano pareti, ostacoli, barriere. Tutto è energia - diceva - e l'energia non si distrugge, si trasforma. «Tutto quello che esiste ed è esistito continua a essere presente nello spazio in forma di energia. Se si impara a scartabellare le schede dell'archivio dell'universo, si riesce a mettersi in contatto con tutto quello che è esistito e che esiste. Io ho imparato a fare questo ma sono certo che un giorno tutti riusciranno a comportarsi come me». Renzo Allegri, «Rol» Mondadori 238 pagine 15.60 euro

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