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«Commuovere la gente è il mio mestiere e ho voglia di farlo fino a novant'anni»

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Il tour ha preso il via da Parigi il 25 marzo scorso toccando Barcellona, Sheffield, Manchester, Londra, Colonia, Hannover, Copenaghen, Stoccolma e, dopo Roma, proseguirà a Vienna, Monaco, Amburgo e si concluderà a Dublino. Accompagnato da una nuova band (Paul "Wix" Wickens alle tastiere, Rusty Anderson alle chitarre, Abe Laboriel jr. alla batteria e Brian Ray al basso), sir Paul ripropone lo show americano che lo scorso anno ha fatto registrare 21 record al botteghino sulle 50 date previste negli States. La rivista americana Bilboard gli ha assegnato il riconoscimento di «tour dell'anno». L'esibizione include ben 22 canzoni dei Beatles, il maggior numero di motivi del gruppo mai eseguite da McCartney, e 12 della carriera solistica e con i Wings. Nell'album «Back In The World» sono state incluse quattro canzoni che non erano mai state pubblicate prima: «She's Leaving Home», «Calico Skies», «Michelle» e «Let'em In». Ecco alcuni numeri del tour mondiale di Macca. L'avvio fu il 1 aprile del 2002 a Oakland, in California. Nel complesso hanno assistito sinora alle esibizioni di Paul più di un milione di persone. In totale, alla fine del tour, McCartney si sarà esibito per 250 ore. Nel complesso eseguirà 3.276 canzoni. L'entourage comprende 5 uomini della band, 20 performer preshow e 116 tecnici. Più sette cuochi incaricati di preparare i pasti rigorosamente vegetariani dell'ex Beatles. «Una tournèe è strettamente legata all'eccitazione del contatto con le persone - rivela Paul - e al feedback umano. Se sei fortunato puoi avere dei bellissimi momenti nella tua vita. Per esempio conservo ancora un ricordo chiaro del tour del 1989 di un uomo alto e sua figlia. La cingeva con il suo braccio e piangevano entrambi durante "Let It Be". È il massimo vedere persone commosse per quello che stai facendo. Perciò questo non sarà il mio ultimo tour. Dico sempre che cambierò idea a 90 anni! E questa potrebbe essere una terribile predizione che diventerà realtà. Si invecchia ma a me non capita mai di pensarci. E questo preserva il mio entusiasmo». Cla. Mon.

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