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Le deludenti carriere dei «grandi fratelli»

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Un «gioco» crudele in cui i partecipanti sognano di diventare famosi. Ma la realtà poi li delude

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Caratterizzato da ascolti che i responsabili di Canale 5 hanno giudicato ancor più consistenti rispetto al passato, il reality show ha suscitato, soprattutto quest'anno, una serie di polemiche legate alla presenza di scene di sesso consumato all'interno della casa di Cinecittà. Immagini che, mandate in onda nel pomeriggio, rappresentano una chiara violazione alla fascia oraria protetta. Le proteste delle varie associazioni a tutela dei minori non hanno tardato a farsi sentire. L'esperienza di trascorrere 99 giorni di reclusione sotto l'occhio vigile di riflettori e telecamere è sempre stata considerata una scorciatoia efficace per il raggiungimento di uno specifico obbiettivo: tentare la scalata al mondo dello spettacolo. Ma non è stato facile per i protagonisti delle precedenti edizioni del reality show inserirsi in un universo nel quale si affacciavano con il marchio, negativo, della partecipazione ad un programma che richiedeva soltanto l'esibizione dinanzi alle telecamere senza una minima preparazione professionale. I pochi fortunati stanno ancora lottando per non essere dimenticati. Segno che il il «Grande Fratello» più che offrire prospettive di lavoro, soddisfa esclusivamente, la bramosia d'audience della rete su cui va in onda. Ha impiegato ben due anni Marina La Rosa, ex gatta morta della prima edizione del reality show, a conquistare il suo piccolo posto al sole. E, per giunta, neppure in Italia. La Rosa, infatti, dopo aver frequentato un corso di recitazione teatrale, per prepararsi al mestiere di attrice, ha ottenuto parti piccole, ma considerate di notevole visibilità, in due soap opera: «Terra nostra» e «Beautiful». Nella seconda interpreta una nota attrice italiana ed è presente nelle puntate girate nel nostro paese. In «Terra nostra» invece, è un'immigrata che compare in una ventina di puntate. Segue la strada della recitazione anche Pietro Taricone, che si divide tra cinema e fiction, alla ricerca di una propria identità, ancora non trovata. Il suo collega Rocco Casalino, continua faticosamente, sulla strada, già intrapresa, della conduzione. Recentemente ha conquistato il ruolo di co-conduttore, accanto a Gabriella Golia, nella gestione di una striscia pomeridiana in onda su Canale 5 dal titolo «Tutto questo è soap», incentrata su curiosità anticipazioni e dietro le quinte delle principali soap opera della rete. Al medesimo genere si è votato anche Flavio Montrucchio, vincitore della seconda edizione del GF, entrato nel cast di «Vivere». Il neo attore è deciso a rimanere ancorato al mondo dello spettacolo grazie anche al legame sentimentale con Alessia Mancini. Mascia Ferri, emersa dalla medesima edizione, segue dai campi di gioco, le partite del Campionato per «Quelli che il calcio», trasmissione condotta da Simona Ventura sul pomeriggio di Raidue. E Roberta Beta, la più "anziana" della prima serie, dopo una serie di esperienze su Radiodue, dove ha condotto programmi pomeridiani e notturni, è approdata, quest'anno, tra le inviate stabili di Michele Cucuzza ne «La vita in diretta». Al teatro si è votata Antonietta Tilloca, della prima edizione, che ha debuttato a Roma recentemente nel suo primo impegno importante. Mentre Cristina Plevani vincitrice del primo GF, è più frequentemente impegnata su radio private. Una corsa al successo difficile, dunque, che si riproporrà anche per i protagonisti di quest'anno con il rischio, sempre in agguato, di venire risucchiati dal cono d'ombra dell'anonimato da cui si proviene.

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